Guerra

L'intelligence e la legge sugli 007: la verità dietro l'allarme sicurezza negli Usa

Il repubblicano Mike Turner, presidente della commissione di intelligence della Camera, ha lanciato l'allarme circa "una minaccia russa alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti" chiedendo al presidente Biden di declassificare e rendere pubblici tutti i documenti sulla questione. Perchè proprio ora?

L'intelligence e la legge sugli 007: la verità dietro l'allarme sicurezza negli Usa

Ancora una volta la diffusione di un report segreto mette in subbuglio Washington. A questo giro è il presidente della commissione di intelligence della Camera, il repubblicano dell'Ohio Mike Turner, ad aver lanciato l'allarme circa le presunte capacità di Mosca di poter inviare nello spazio armi nucleari antisatellite, riportando in auge quel "giochino" perverso che annunci e smentite che ha tenuto in piedi buona parte della narrazione della Guerra Fredda. E, infatti, da Mosca non è tardata ad arrivare la risposta: "La Casa Bianca sta cercando di spingere il Congresso ad approvare il provvedimento di assistenza all'Ucraina con tutti i mezzi", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sfidando il Consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, a presentare prove al suo prossimo briefing.

La bomba sganciata da Mike Turner

Lo stesso Turner, infatti, avrebbe chiesto al presidente Joe Biden di declassificare e rendere pubblici tutti i documenti sui quali è stato informato in via riservata. Una minaccia sollevata, forse, con una certa leggerezza e una buona dose di isteria da "Guerre Stellari" che, tuttavia, hanno trasformato l'annuncio in una questione di sicurezza nazionale. Una minaccia presa sul serio, tanto da aver costretto il Consigliere per la sicurezza nazionale a convocare per oggi la Gang of Eight, ovvero il gruppo di otto leader del Congresso informati su questioni di intelligence classificate.

Dell'entità reale della minaccia si è favoleggiato a lungo nella giornata di ieri, passando per scudi stellari, bachi informatici e armi convenzionali. Si tratterebbe, in realtà, di armi nucleari da mettere in orbita al fine di colpire non obiettivi sulla terra, bensì la rete satellitare degli Stati Uniti e di altri Paesi "nemici": nella fattispecie amici degli Stati Uniti e Paesi Nato, che sarebbe a conoscenza da un bel po' di questa ipotesi.

Perchè la "bomba" di Turner è senza precedenti

Ma cosa ha di tanto sconvolgente questa bagarre dai toni reganiani? La modalità, a quanto pare senza precedenti, con cui ha proceduto Turner. Il repubblicano, infatti, sarebbe venuto a conoscenza non solo del dossier scottante ma anche della convocazione della Gang. Questo lo avrebbe indotto a farsi autorizzare dal suo organismo a chiedere che la documentazione relativa al caso possa essere messa a disposizione di tutti i membri del Congresso. Cosa che poi è avvenuta realmente, con i Congressmen convocati in una stanza protetta in cui venir edotti circa la questione e poter leggere tutto il materiale necessario.

Stando così le cose, sembra inutile perfino sottolineare quanto tutto questo possa essere una bomba ad orologeria nel pieno della campagna elettorale per la Casa Bianca. Ma che lo scontro al Congresso sia appena iniziato è abbastanza chiaro: Sullivan pare apparire molto seccato dal grimaldello messo in atto da Turner, e anche a Pennsylvania Avenue la malsopportoazione verso il repubblicano sarebbe alle stelle. Sebbene la diffusione dei documenti ora sia comunque limitata ai membri del Congresso, è chiaro che non si tratta più di veri file top secret. A ribadire quanto non si possa fare di più è stato lo stesso Sullivan, che ha sottolineato come l'amministrazione Biden sia stata quella che ha diffuso il più alto numero di documenti classificati nella storia. Guerra in Ucrain docet.

Sostegno all'Ucraina e section 702: cosa si nasconderebbe dietro l'atteggiamento di Turner

Tuttavia, approfondendo meglio l'agenda congressuale americana, il motivo di tanto baccano-per una minaccia a quanto pare futuribile e non immediata- si spiegherebbe con le intenzioni politiche di Turner. Il presidente della speciale commisisone, infatti, è un grande sostenitore dell'Ucraina ma anche del supporto militare a Israele e Taiwan. Un fan dell'interventismo poco incline all'isolazionismo a differenza dello speaker Mike Johnson e perfino dello stesso Donald Trump. La ricostruzione più semplice da fare è che Turner abbia voluto sparigliare le carte per spingere il sostegno all'Ucraina al Congresso con un buon margine bipartisan. Ma il sostegno a Kiev non spiega tutto.

Secondo più di qualcuno, il terremoto scatenato da Turner è legato al rinnovo della cosiddetta section 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act: questa norma consente al governo degli Stati Uniti di spiare comunicazioni di cittadini stranieri anche al di fuori degli Usa, creando gravissimi problemi di rispetto della privacy. Controllando anche le comunicazioni dei cittadini americani, consentirebbe all'Fbi di avviare indagini senza mandato.

Nella giornata di ieri, per la terza volta in questo Congresso, la sezione 702 avrebbe dovuto essere sottoposta a riesame: invece è stato tutto accantonato e la discussione non proseguirà, almeno in questa settimana.

Perché mai? Proprio da questi canali, come paventano numerosi analisti, Turner potrebbe essere giunto in possesso delle informazioni altamente riservate sulle nuove "Guerre stellari". Informazioni che non chiariscono ancora un punto fondamentale: perché mandare armi nucleari in orbita per distruggere satelliti divenuti così piccoli?

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