Cronaca locale

I centri sociali fanno le prove di guerriglia: "Via Forza nuova"

Protesta davanti all’hotel che ospiterà il raduno Roberto Fiore: «Non parleremo di negazionismo». Penati a De Corato: "Fascista"

I centri sociali fanno  le prove 
di guerriglia: "Via Forza nuova"

Hanno indossato maschere di carta con i volti del sindaco Moratti, di De Corato, di Formigoni, di Maroni e di Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova. E hanno srotolato uno striscione con la scritta «Milano ripudia il fascismo». Così i ragazzi dei centri sociali, dei circoli Arci e dei collettivi studenteschi hanno manifestato davanti all’hotel Cavalieri in piazza Missori dove domenica si terrà il raduno del gruppo di estrema destra. Combattivi, i disobbedienti giurano battaglia all’albergo e promettono una pessima pubblicità: «È l’hotel dei fascisti, noi lo boicotteremo». E poi se la prendono con i politici: «Con il loro silenzio-assenso fanno da padrini al raduno nazi fascista, che è un’offesa per tutta la città di Milano».
Nel calderone delle immagini sbeffeggiate dai centri sociali c’è anche quella del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Forse ai militanti di sinistra sfugge un particolare: è stato proprio lui a caldeggiare il no a Forza Nuova. A sostenere cioè la posizione della Fondazione delle Stelline che, in extremis, ha deciso di non concedere la sala per il raduno. Una piccola gaffe, ma i ragazzi alzano alle spalle: «Alla fine è anche lui come gli altri». I giovani dell’ex Bulk, del Cantiere, del Torchiera e dei movimenti di sinistra, con volantini e striscioni, fanno le prove generali per la manifestazione di domenica. Mentre Forza nuova radunerà duecento persone al Cavalieri per ascoltare Simon Darby, uno dei sostenitori delle teorie negazioniste, loro riempiranno piazza Scala per «un happening culturale antifascista» insieme a Moni Ovadia, Bebo Storti e vari artisti.
A vigilare sui due gruppi per evitare il rischio di scontri, ci saranno le forze dell’ordine. La tensione, in attesa di domenica, rimane alta e in tanti si stanno mobilitando per impedire il convegno di Forza Nuova. Perfino al parlamento europeo, dove è già stata presentata una mozione anti raduno. La Camera del lavoro, insieme alla Casa della cultura e all’Arci, ha diffidato le autorità. Dal canto suo, Roberto Fiore, eurodeputato e segretario del movimento di estrema destra, precisa che «il convegno dello scandalo» non parlerà di negazionismo, né di teorie che non riconoscono l’Olocauso. «Parleremo della crisi economico-politica europea - spiega - e avanzeremo le nostre proposte.

Invito Penati a venire a verificare di persona».

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