Immigrati, Napolitano: "Anche noi emigranti"
23 Ottobre 2009 - 12:50"Oggi che accogliamo immigrati nel nostro paese e siamo diventati un paese di immigrazione non dovremmo mai dimenticare che siamo stati un paese di emigrazione", lo ha ricordato il presidente della Repubblica nel corso dell'inaugurazione del Vittoriano
Roma - Un passato da emigranti. Gli italiani partirono con un "flusso
straordinario" verso altri paesi, andarono lì "in condizioni
durissime che non dovremmo mai dimenticare". "Oggi che accogliamo
immigrati nel nostro paese e siamo diventati un paese di
immigrazione non dovremmo mai dimenticare che siamo stati un
paese di emigrazione". Lo ha detto il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell’inaugurazione, al
Vittoriano, accompagnato dal presidente della Camera Gianfranco
Fini, del nuovo Museo dell’emigrazione italiana.
"Emigrazione capitolo essenziale della nostra storia" Il capo dello Stato ha ricordato che quello dell’emigrazione "è
stato un capitolo essenziale della storia dell’Italia e nel
momento in cui ci apprestiamo a celebrare il 150.mo anno
dell’Unità non possiamo dimenticare il fatto che nell’Italia,
seppure unita, tanti italiani non poterono trovare lavoro e modo
di vivere e furono costretti a partire".
Napolitano ha ricordato il fenomeno
dell’emigrazione degli italiani in altri paesi. "Abbiamo seminato
tracce della presenza italiana in tutto il mondo - ha detto il
presidente - e quello che è oggi il patrimonio di simpatia e di
amicizia per l’Italia in tutti i paesi che ho visitato ha anche
questo segno, il segno di quello che hanno fatto i nostri
connazionali quando sono andati là".
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