Cronaca locale

"Incapace di contenere i propri istinti". Convalidato l'arresto dell'educatore

Le violenze del 33enne documentate dalle microcamere installate dalla Locale

"Incapace di contenere i propri istinti". Convalidato l'arresto dell'educatore

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«Incapace di contenere i propri istinti», attraverso palpeggiamenti e contatti fisici molto intimi, simulava atti sessuali con minori, «abusando della sua posizione di educatore» e «approfittando dell'inferiorità fisica e psichica delle alunne». Il gip Luca Milani ha convalidato il fermo dell'educatore 33enne arrestato in flagranza per violenza sessuale aggravata nei giorni scorsi dal personale del «Nucleo tutela donne e minori» della polizia locale di Milano su ordine della procura nella scuola dell'infanzia in zona Ticinese (ma era stato anche in un istituto scolastico di Baggio, ndr) dove esercitava la sua professione.

Particolarmente affettuoso, empatico, decisamente troppo giocherellone come educatore, il giovane in realtà - con la sua eccessiva irruenza affettiva e gli atteggiamenti fisici sopra le righe - non è riuscito a ingannare neanche le sue giovani vittime. A parte le svariate segnalazioni delle colleghe dell'uomo, sfociate poi in una vera e propria denuncia inoltrata dalla Direzione Area Servizi dell'Infanzia del Comune di Milano, infatti, sono state proprio le piccole allieve - bambine tra i 6 e i 4 anni - ad accorgersi che le carezze e gli strusciamenti del giovane uomo non erano innocenti. E le corse in bagno dell'uomo, che seguiva le piccole quando andavano alla toilette, non hanno potuto che evidenziare i suoi comportamenti anomali. Davanti a un simile comportamento dell'insegnante, le bimbe hanno segnalato il loro disagio ai genitori.

Di fronte a un simile soggetto non è stato complicato, infatti, per la Locale, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, documentare le violenze attraverso delle microcamere installate nella scuola per l'infanzia. Immagini che hanno incastrato l'uomo in flagranza di reato, obbligandolo a consegnare il proprio telefono cellulare sul quale sono state trovate immagini delle parti intime delle bambine abusate.

Nell'ordinanza di convalida dell'arresto il gip parla chiaro: E soffermandosi sull'atteggiamento dell'educatore mette l'accento su «(...) gesti che, pur inseriti all'interno di un contesto di gioco e pur valutando l'esuberanza tipica dei bambini di età pre scolastica, non sono interpretabili in altro modo, se non nell'evidenziare una persistente lascivia dell'indagato». Parlando quindi dei baci sulla nuca dati dall'uomo a una bambina e del gesto con cui, prendendola per i fianchi con entrambe le mani, ne tratteneva a sé un'altra, li cataloga come «(...)iniziative totalmente estemporanee e prive di logica spiegazione, se non riportate nell'ambito della soddisfazione di un bisogno di natura sessuale».

RC

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