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25 aprile, Sala appicca il fuoco tra Anpi e Brigata ebraica

Il sindaco di Milano difende lo slogan "Cessate il fuoco ovunque"

25 aprile, Sala appicca il fuoco tra Anpi e Brigata ebraica

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Il sindaco Beppe Sala torna sulle polemiche sul 25 aprile per lo slogan «Cessate il fuoco ovunque», scelto da Anpi e avverso alla Comunità ebraica. E scatena una nuova polemica. «Ieri ho visto il presidente dell’Anpi Primo Minelli e cercherà di enfatizzare il valore repubblicano e antifascista del 25 aprile. Poi un po’ di controversia c’è su questo striscione del “Cessate il fuoco” che però è una dichiarazione che fanno tutti, anche il Papa. Per questo ho invitato la Brigata ebraica a non contestare la cosa».

Così se il neo presidente dell’Anpi si dice d’accordo con le parole di Sala - «sono polemiche strumentali. Dobbiamo essere uniti e deve essere una giornata di festa della Liberazione. Poi ognuno di noi avrà modo di dire quel che ritiene opportuno sulla guerra e la pace» - la Brigata ebraica non apprezza. «Le cose sono sempre più complesse di quanto appaiano - replica Davide Romano, presidente del museo della Brigata Ebraica -. Ci sono accordi tra Anpi e Brigata Ebraica e Comunità ebraica dall’altra nel ricordare sempre, insieme al Cessate il fuoco, anche gli ostaggi ancora nelle mani degli stupratori di Hamas. Accordi non rispettati dall’Anpi - ha proseguito -. Provi il sindaco a sentire pure noi, e non solo e sempre l’Anpi.

E scoprirà che nonostante tutto, stiamo lavorando a testa bassa per portare più persone possibile alla manifestazione del 25 aprile».

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