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Monti: 30 milioni per i minori clandestini

Spunta l'obbligo di iscrizione al servizio sanitario: così il Prof cerca consensi tra le associazioni benefiche

Monti: 30 milioni per i minori clandestini

Milano Il governo Monti tramite la Conferenza Stato-Regioni ha stanziato 30 milioni di euro per la cura dei minori clandestini. «Una legge che allinea l'Italia all'Europa sui diritti umani», esultano le associazioni che si occupano di immigrazione, come - guarda caso - la Comunità Sant'Egidio guidata dal ministro Andrea Riccardi. In campagna elettorale ogni pretesto è buono per infiammare il dibattito politico, e questa norma - più che una legge sacrosanta che allinea l'Italia all'Europa come sostiene Save the Children - rischia di trasformarsi in un regalo per quell'elettorato terzomondista di simpatie democrat che strizza l'occhio al governo tecnico. L'iscrizione obbligatoria al Ssn dei minori irregolari è una medaglia che il ministro della Salute Renato Balduzzi si appunta al petto: «Si concretizza l'articolo 32 della Costituzione. Nessuno deve essere escluso dalla assistenza in un'ottica di equità e giustizia». «D'ora in poi - è il coro che si alza dalle organizzazioni non governative - qualsiasi bambino avrà diritto a essere seguito nella sua crescita».

Ma come stanno veramente le cose? Secondo la legge Turco-Napolitano in vigore dal 1998, il diritto all'assistenza sanitaria gratuita è limitato ai migranti regolari. Gli irregolari hanno solo diritto alle «cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti ed essenziali per malattia o infortunio». Ma la gravidanza, la maternità, la salute del minore e le vaccinazioni erano comunque garantite. Lo dice la legge e lo prevedono l'articolo 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e l'articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite. In buona sostanza, cambia poco o nulla. Ecco perché l'intera operazione puzza di propaganda. Ma guai a dirlo, perché i soloni del politicamente corretto hanno già caricato le armi. L'immigrazione è un nodo scoperto, e da destra nessuno ha il diritto di parlarne. Ne sa qualcosa Francesco Storace, il leader della Destra che ha deciso di schierare il giornalista di colore del Tg3 Lazio Fidel Mbanga-Bauna nonostante i buuu razzisti dei suoi elettori. Ammesso che siano veri: «Il Giornale d'Italia di domani (oggi, ndr) sbugiarderà i razzisti in redazione che fabbricano nomi sul web per inventare attacchi alla Destra», scrive su Twitter l'ex governatore del Lazio in corsa per la Pisana.

Nel 2009 scoppiò la polemica sulla cosiddetta «schedatura» degli immigrati dopo l'approvazione al Senato di un emendamento della Lega che in pratica obbligava un medico a denunciare un immigrato straniero non regolare che richiede assistenza medica a una struttura pubblica. Laura Boldrini, a nome dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati, da anni si scaglia contro le politiche per il contrasto all'immigrazione clandestina adottate dal centrodestra, mescolando però il legittimo diritto all'asilo politico di chi fugge da un Paese in guerra con l'allarme criminalità che l'enorme numero dei sans papier «invisibili» che ingrossa le fila della criminalità organizzata e no, a caccia di manovalanza a bassissimo costo, contribuisce inevitabilmente ad alimentare. Guarda caso, dopo aver sparato a zero contro il centrodestra oggi la stessa Boldrini ha scelto Sel «contro quella retorica anti-immigrazione, quella propaganda fatta a scopo di creare la paura e il nemico».

Ecco, appunto.

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