Economia

Le Poste salvano Alitalia con i soldi degli italiani

La società guidata da Sarmi verserà 75 milioni. Risolta l'emergenza ma la compagnia è alle corde. Enac: "Senza soldi presto aerei a terra"

Le Poste salvano Alitalia con i soldi degli italiani

Enrico Letta e Maurizio Lupi hanno estratto dal loro cappello la soluzione pubblica per l'Alitalia: saranno le Poste italiane a partecipare, in extremis, al salvataggio della compagnia. Verseranno 75 milioni, cifra utile a riavviare i meccanismi decisionali che in questi giorni si erano inceppati. Gli azionisti, prima di rischiare nuovi quattrini, aspettavano una parola dal governo; e, nell'attesa, avevano fatto scivolare il cda a oggi. Anche le banche, grazie all'impegno dello Stato (cioè delle Poste) e degli azionisti (quelli disponibili, almeno), hanno sbloccato la loro linea di finanziamenti da 200 milioni. Lunedì l'assemblea di Alitalia varerà l'aumento da 300 milioni.
A tarda sera è giunto un comunicato da Palazzo Chigi, con l'annuncio della disponibilità delle Poste e la riaffermazione che Alitalia è un asset strategico per il Paese. Si fa anche riferimento a possibili sinergie. Massimo Sarmi si conferma un manager molto gettonato, e il suo nome è stato fatto per la guida di Finmeccanica e di Telecom (ora quest'ultima ipotesi sta sfumando). Un intervento delle Poste da 75 milioni non è comunque risolutivo: serve ad allontanare l'emergenza, ma non certo a risanare la compagnia. Ma se la quota pubblica, fino all'altra sera, veniva indicata in 150 milioni, il versamento di Sarmi sarebbe pari alla metà. E gli altri? È immaginabile che da qui a lunedì possano esserci sorprese. Le decisioni del governo, in particolare l'ingresso delle Poste, vanno interpretate come un rafforzamento della parte italiana in una trattativa definitiva con Air France.

L'aumento, stando alle notizia riferite dai sindacati, sarà di 300 milioni; oltre alla new entry controllata dal Tesoro (ma a tutti gli effetti una Spa), parteciperanno sicuramente Air France, Benetton, Colaninno, Intesa. Improbabile l'adesione di altri soci minori come Mancuso, Carbonelli, Orsero, che già si ero sfilati dal bond convertibile di febbraio. È presumibile che l'inoptato sarà consistente, e si tratterà di vedere chi lo sottoscriverà; se aderiranno all'operazione solo i quattro soci italiani indicati, potrebbe essere semplice e diretto per Air France aumentare la propria quota e salire così intorno al 32-33% del capitale totale ex aumento. La scelta delle Poste è da intendere soprattutto in chiave finanziaria. Le sinergie tra gli aerei e le raccomandate non sono infatti evidenti a colpo d'occhio; tuttavia qualche liaison si può rintracciare nella logistica, che fa comunque parte del business postale, nell'e-commerce, utile per vendere i biglietti; ma ci sono affinità anche nel trasporto aereo. Le Poste possiedono al 100% una piccola compagnia aerea, Mistral, che fu acquistata nel 2002 dall'attore Bud Spencer.

La flotta oggi è di otto aerei di proprietà (6 Boeing 737 e 2 Atr 42) che di notte trasportano i sacchi di corrispondenza e di giorno, riallestiti con i sedili, vengono affittati come charter. Sono stati utilizzati anche per il rimpatrio di clandestini. Mistral è sempre stata in perdita ma quest'anno punta al pareggio. Difficile immaginare delle sinergie aeronautiche tra Alitalia e Mistral: le due flotte non sono omogenee e non è certo di aerei di breve e medio raggio che Alitalia ha bisogno.
Piuttosto, quello che occorre è un piano industriale. Ieri il presidente dell'Enac, Vito Riggio, è stato duro: «O domani arrivano 500 milioni oppure dopodomani ci vengono a portare la licenza. Se la compagnia non ha né liquidità né fondi per far fronte ai propri impegni, i suoi aerei vanno a terra». Ma far fronte all'emergenza senza un preciso disegno significa solo buttare vie del denaro; 500 milioni garantiscono pochi mesi di sopravvivenza, stando almeno alle perdite del primo semestre che sono ammontate a 294. In altre parole, non si confonda salvataggio con risanamento.

Un vero piano industriale, probabilmente, sarà varato dal nuovo socio forte Air France.

Commenti