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La sinistra pro migranti sulle barricate: ora vuole bloccare il patto con Tirana

Le opposizioni al muro contro muro in commissione Affari Costituzionali alla Camera: lavori rallentati per contestare l'accordo Italia-Albania sui migranti. Forza Italia smonta la protesta strumentale

La sinistra pro migranti sulle barricate: ora vuole bloccare il patto con Tirana

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Accordo Italia-Albania, la sinistra prova già a frenare tutto

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La sinistra ha già alzato le barricate, puntando i piedi in particolare contro l'accordo tra il governo e l'Albania sui migranti. Pd e compagni avevano promesso ostruzionismo sull'argomento e così è stato a partire dalla prima occasione valida per farlo. Quando si tratta di dire no, la sinistra mantiene sempre le promesse. In commissione Affari Costituzionali della Camera, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, le opposizioni hanno infatti ingaggiato un muro contro muro sul decreto migranti a colpi di emendamenti e recriminazioni contro l'esecutivo.

In particolare, come accennato, le polemiche si sono concentate sull'accordo stipulato tra Giorgia Meloni e il governo albanese per la costruzione di due centri migranti nel Paese balcanico. Una soluzione che subito la sinistra aveva accolto con ostilità, parlando addirittura di "deportazione" e di "Guantanamo Made in Italy". A utilizzare quest'ultima ed esagerata espressione era stato nello specifico il segretario di +Europa, Riccardo Magi. La richiesta della sinistra è che il ministro Matteo Piantedosi riferisca presto sull'intesa sottoscritta dalla premier con Tirana e, a quanto si apprende, lo stesso Magi sta preparando una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana con il proposito di farla firmare a tutte le opposizioni.

Fonti del Partito Democratico spiegano che i lavori in Commissione sono rallentati e che da questa mattina si è esaminato un solo emendamento. Questo perchè gli stessi dem avevano chiesto che il protocollo di intesa fra Roma e Tirana passasse dal Parlamento. "Fino a questo momento no abbiamo avuto alcuna risposta e abbiamo chiesto che il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, venga a riferire", hanno fatto sapere dal Pd. A esprimersi in particolare sull'argomento è stata la capogruppo del Partito Democratico in commissione Affari costituzionali alla Camera, Simona Bonafé.

L'indignazione e l'ostruzionismo delle opposizioni, tuttavia, sono stati bollati come strumentali dalla maggioranza di centrodestra. Il Protocollo tra Italia e Albania - ha spiegato al riguardo il deputato di Forza Italia Paolo Emilio Russo - "è un atto estremamente innovativo: è pertanto comprensibile che l'opposizione voglia conoscerlo approfonditamente. Proprio per andare incontro a questa esigenza il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già annunciato di voler venire alla Camera martedì". E ancora: "Si tratta di un intervento aggiuntivo rispetto alle 'normali' politiche di gestione di un fenomeno epocale e delicato come l'immigrazione. Come diciamo da sempre, bisogna aumentare gli arrivi regolari per frenare l'immigrazione irregolare".

Intervistato da Radio Radicale, il capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari costituzionali alla Camera dei deputati ha quindi replicato alla sinistra e al suo atteggiamento ostruzionista: "Non ha pertanto senso la richiesta delle opposizioni di sospendere la discussione delle disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale già prevista per oggi in Commissione Affari Costituzionali.

Con questo decreto, che uscirà ulteriormente migliorato dall'esame, renderemo tra l'altro più efficiente e trasparente il sistema di accoglienza, come richiesto da molti Comuni, daremo maggiori strumenti economici e concreti a Polizia e Vigili del Fuoco".

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