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"Atreju? Vado volentieri". La mossa di Renzi che umilia il Pd

Il leader di Italia Viva conferma la propria presenza alla kermesse di Fratelli d'Italia e manda una stoccata ai dem: "Avevo chiesto di andare alla festa dell'Unità ma lì non mi hanno invitato"

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"Ci vado volentieri". Non c'è che dire: Matteo Renzi il gioco della politica sa condurlo con astuzia. Nelle stesse ore in cui Elly Schlein tornava a rivendicare il proprio no alla kermesse meloniana di Atreju, il leader di Italia Viva è infatti scattato come una molla quando si è trattato di comunicare - diversamente - la propria presenza come ospite all'iniziativa di Fratelli d'Italia in programma a Roma dal 14 al 17 dicembre prossimi. "Io vado ad Atreju a parlare di giustizia perchè mi hanno invitato, ci vado volentieri, senza problemi", ha annunciato l'ex premier in videocollegamento con Metropolis, web talk del gruppo Gedi.

Poi la stoccata al Pd. "Avevo chiesto di andare alla festa dell'Unità a parlare di lavoro e Jobs act ma lì non mi hanno invitato", ha infierito il leader di Fratelli d'Italia, rifilando un affondo ben assestato al partito di Elly Schlein. Quest'ultima, intervenuta poco prima proprio nel medesimo web talk, aveva ribadito le ragioni del proprio niet alla convention di Fratelli d'Italia, sostenendo di essere disposta a un confronto con Meloni solo in Parlamento. Al contempo, incalzata sulla propria disponibilità a duellare con l'avversaria politica in tv in vista delle europee, la deputata di origini luganesi aveva buttato la palla sugli spalti. "Al momento non c'è niente in preparazione. Io non mi sottraggo mai al confronto nei luoghi opportuni", aveva chiosato, di fatto senza pronunciare un vero e proprio sì e nemmeno un no.

Diversamente, Renzi non ha usato giri di parole né tantomeno ha posto condizioni: all'invito ricevuto dal partito meloniano, il fondatore e leader di Italia Viva ha risposto in maniera affermativa. Interpellato anch'egli sull'ipotesi di un faccia a faccia tv tra Schlein e Meloni, l'ex premier ha risposto in modo graffiante. "Serve alla premier per radicalizzare e compattare i suoi. Forse serve anche a Elly, lo escludo, ma forse è per far vedere che è lei la candidata e non Conte. Il punto centrale è quali sono gli argomenti su cui Elly Schlein vuole fare la differenza? Perché se va sul reddito di cittadinanza, non è molto 'new labour' ma è stare sui temi dei 5 Stelle".

E siccome ognuno porta acqua al proprio mulino, il leader di Italia Viva non ha perso l'occasione di rilanciare la propria proposta politica, confermandosi in quel ruolo da "mediano" terzopolista che sinora non ha tuttavia ottenuto particolari riscontri elettorali.

"La sinistra di oggi è molto poco riformista, quindi in bocca a lupo a Giorgia Meloni e in bocca al lupo a Elly Schlein ma noi siamo un'altra cosa", ha concluso l'ex segretario del partito dem.

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