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Berlusconi: "Nel 2011 la Merkel mi disse 'non mi saluterai più'"

L'ex premier rivela un retroscena del Consiglio europeo del 2011. Sulla legge elettorale: "Con Renzi è inutile fare accordi prima. La riforma è tutta da discutere"

Berlusconi: "Nel 2011 la Merkel mi disse 'non mi saluterai più'"

"Nell'ultimo Consiglio Ue a cui ho partecipato", nel 2011, "Merkel mi ha detto: Io so che tu non mi saluterai più". Un retroscena, quello raccontato da Silvio Berlusconi a Unomattina che racconta il clima tra i leader internazionali nelle settimane tumultuose che precedettero le sue dimissioni da premier.

"Il complotto è una notizia gravissima che conferma quanto dico da diverso tempo", ha aggiunto il Cavaliere parlando delle parole del ministro Usa Geithner, "Si è trattato di una violazione delle regole democratiche e di un attacco alla sovranità di questo Paese". A parlare è un Berlusconi amareggiato, soprattutto dall'atteggiamento delle alte cariche dello Stato: "Osservo che il Capo dello Stato, i presidenti del Senato e della Camera, il presidente del Consiglio ieri non hanno ritenuto di fare alcuna dichiarazione", ha detto.

Parlando poi della situazione dell'Italia, l'ex premier punta il dito contro "la politica di rigore imposta dagli eurocrati di Berlino e Bruxelles" che ha portato a nessuna crescita e alta disoccupazione. Anche sul governo Renzi il Cavaliere è scettico, al punto che non crede di poter ancora scendere a patti con il segretario Pd: "È inutile prendere accordi prima. Aspettiamo di vedere le riforme in Parlamento. Se riteniamo che siano buone le votiamo, altrimenti votiamo contro".

A deludere Berlusconi è stata soprattutto la legge elettorale: "Il patto con Renzi ha avuto un andamento molto strano, dopo l'accordo sono cambiate tre cose importantissime. È una riforma tutta da discutere. Forza Italia non potrebbe mai accettare un ballottaggio: sarebbe la morte del centrodestra perchè tutti i voti del M5S andrebbe alla sinistra". Sulla riforma del Senato ha aggiunto: "Sono stato d'accordo con Renzi sul fatto che il Senato non approvasse più le leggi, che non desse la fiducia, e che costasse di meno. Improvvisamente, senza ascoltarci, il signor Renzi approva con il governo un progetto globale del Senato, lo manda in Senato e viene giudicato inaccettabile non solo da noi, ma anche dai senatori di sinistra perché è un vero pasticcio".

Berlusconi ha poi raccontato i primi giorni ai servizi sociali nel centro di Cesano Boscone: "È andata molto bene", ma "non arrivo a ringraziare i magistrati che mi hanno concesso che, nel lavoro frenetico di tutti i giorni, potessi trovare un'oasi di pace di 4 ore. I problemi che ho visto là li conoscevo già, perchè mia madre negli ultimi anni aveva preso la consuetudine di visitare ricoveri per anziani e diverse volte mi chiedeva di accompagnarla.

Spero di far del bene".

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