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Berlusconi va alla sfida tv e pensa di replicare al Colle

Berlusconi potrebbe commentare in video il discorso del capo dello Stato. Minzolini: "Napolitano controparte, giusto fargli il controcanto"

Berlusconi va alla sfida tv e pensa di replicare al Colle

Non solo le «prove generali» di campagna elettorale in modalità «basso consumo energetico», con telefonate a manifestazioni di Forza Italia qui e lì per il Paese così da far sentire la sua voce e dettare la linea. Silvio Berlusconi è infatti pronto a tornare in tv di persona, prima e probabilmente anche dopo il messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano.

Dopo i collegamenti telefonici di questi giorni (ieri è stata la volta di una convention di Grande Sud a Cefalù organizzata da Gianfranco Miccichè, oggi toccherà a una manifestazione a Nola con l'onorevole Paolo Russo), questa mattina il Cavaliere sarà intervistato nell'edizione delle otto del Tg5. Un modo per marcare il territorio in vista del discorso di domani sera del capo dello Stato, così da non lasciargli il campo completamente libero in quello che sarà probabilmente uno dei messaggi di fine anno più delicati.

Mai come oggi, infatti, il Quirinale è percepito da un pezzo del Paese non come super partes ma come attore attivo nella partita in corso. A torto o a ragione la vede così non solo l'elettorato di Forza Italia ma pure quello del M5S e della Lega. E siccome Napolitano «ormai rappresenta una parte politica», sostiene il senatore azzurro Augusto Minzolini, «è giusto che gli si faccia il controcanto». Il capo dello Stato, insomma, «parlerà evidentemente a nome della maggioranza di governo e l'opposizione non può e non deve restare in silenzio».

La corposa «controprogrammazione» al discorso di domani sera l'ha già annunciata Beppe Grillo. Berlusconi per il momento si limita a far sponda con Matteo Renzi nel criticare duramente l'operato dell'esecutivo. È già accaduto ieri durante il collegamente con Cefalù e probabilmente capiterà anche oggi con l'intervista al Tg5. Il Cavaliere però sta ragionando anche su un'altra idea: tornare in tv il giorno dopo il messaggio di Napolitano per fare una sorta di discorso d'inizio anno e, eventualmente, approfittarne per commentare le parole del capo dello Stato. Un modo per tenersi le mani libere e prepararsi a qualunque evenienza, visto che l'ex premier non esclude che domani sera possa arrivare qualche sgradita sorpresa dalle parole del presidente della Repubblica.

Berlusconi - che si prepara a trascorrere il Capodanno a Villa Campari sul Lago Maggiore insieme alla compagna Francesca Pascale - per il momento non vuole però affondare i colpi. Non a caso l'iniziativa lanciata da Giuseppe Moles di «spegnere la tv» in segno di protesta durante il messaggio di Napolitano ha avuto sì molte adesioni ma non il timbro del partito. Anzi, proprio ieri ne ha preso le distanze il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani. «Ritengo che la storia di questi tre anni vada riscritta per intero, dal governo Monti alla decadenza di Berlusconi. Non sono però incline - dice - a comportamenti simbolici che alla fine rischiano di mettere in discussione anche la nostra credibilità».

Il Cavaliere, intanto, torna a chiedere una nuova legge elettorale «da varare subito» per «tornare al voto insieme alle Europee di fine maggio».

E ancora: «Va cambiata l'architettura istituzionale, ci vuole l'elezione diretta del presidente della Repubblica cui affiancare una Camera, magari col 50% di componenti in meno».

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