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La brutta gaffe di Monti: non canta l'Inno di Mameli Scoppia la polemica in rete

Figuraccia del premier. Mentre tutti cantano lui resta "sobriamente" zitto. Prova a intonare una strofa e poi s'interrompre. La rete impietosa: "Non conosce l'Inno di Mameli"

Lo stadio non è un posto per Mario Monti. Tutto il paese è col fiato sospeso, migliaia di italiani hanno sfidato il caldo nelle piazze sudati, emozionati e schiacciati davanti ai maxischermi sistemati in giro per lo Stivale. Persino a Medolla, uno dei paesi più colpiti dal sisma in Emilia, i terremotati sono tutti davanti agli schermi per seguire la nazionale, sotto il sole e nella polvere. Mario Monti è lì, a Kiev, nella tribuna per le celebrità dello Stadio Olimpico. A pochi metri dagli azzurri. La tensione si avverte fisicamente. Il silenzio scende sullo stadio, partono gli inni nazionali, sguardi attoniti dietro alle facce pittate bianco-rosso-verde, mano sul cuore per qualcuno. Le labbra si muovo sulle note di Goffredo Mameli. E' un momento sacro. raro e sacro: il Paese che si unisce e intona l'inno patrio. Tutti, tranne uno: Mario Monti. Troppo tecnico per cantare l'Inno? Non si sa. Lui è lì, immobile nella tribuna vip, che - all'acme dell'emozione - batte placidamente le mani. Prova a biascicare qualche parola ma subito smette, s'interrompe. Le telecamere della Rai incedono solo qualche istante sul presidente del Consiglio. Ma quei pochi secondi bastano a scatenare un putiferio. In rete scoppia subito la polemica: Monti non ha cantato l'Inno di Mameli, cinguetta qualcuno su Twitter. Il cinguettìo si trasforma velocemente in una tempesta. "Regaliamo il testo dell'Inno a Monti" scrivono moltissimi. "Lui sa solo l'inno di Goldman Sachs", ironizzano altri. La figuraccia, ormai, è fatta. E c'è da scommettere che alzerà un gran polverone.

L'Inno sobrio e semi-muto del professor Monti è un brutto autogol.

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