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Bufera in Emilia-Romagna Indagato Vasco Errani: finanziò la Coop del fratello

Un articolo de il Giornale aveva denunciato la concessione di un milione di euro alla Cooperativa Terremerse del fratello

Bufera in Emilia-Romagna  Indagato Vasco Errani: finanziò la Coop del fratello

A squarciare il velo che mal celava gli strani rapporti tra la Regione Emilia-Romagna e le Coop rosse ci aveva pensato il Giornale con un articolo del 17 ottobre 2009. Un articolo che denunciava un sovvenzionamento da parte di Vasco Errani, presidente del Pd dell'Emilia Romagna a favore del fratello maggiore Giovanni, presidente della cooperativa Terremerse aderente a Legacoop.

In particolare, nell'articolo si metteva in dubbio la trasparenza della concessione, nel 2005, di un milione di euro della Regione (guidata già allora da Vasco Errani) alla cooperativa agricola. Milione di euro finalizzato alla nascita di un nuovo stabilimento agricolo di Bagnacavallo, operante tra Imola e il RavennateImola.

Il tutto per "aiutare" Terremerse, che non navigava in buone acque per una serie di scelte gestionali criticate da molti soci e dalla locale Confederazione italiana agricoltori.

Dopo l'articolo, il presidente Errani contattò la procura e si recò dai magistrati per dimostrare la regolarità della procedura adottata dalla Regione. Posizione poi ribadita in Aula davanti ai consiglieri regionali ma che non ha convinto la procura, ravvisando al contrario diverse inesattezze.

Il 22 agosto scorso, Giovanni Errani è stato indagato per truffa aggravata ai danni della Regione, del fratello. E oggi, anche il fratello Vasco, presidente della Regione Emilia-Romagna è indagato per falso ideologico in atti pubblici in concorso con due dirigenti della Regione, per i quali si ipotizza, invece, il favoreggiamento personale. La pm Antonella Scandellari ha inviato in totale nove avvisi di fine indagine, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

"Nell’esprimere piena fiducia e rispetto nell’azione della magistratura, ribadisco la mia piena e consapevole convinzione della correttezza dell’operato mio e dell’operato dell’amministrazione", ha dichiarato Errani, aggiungendo che "sono certo che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità".

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