Politica

Il Cav aspetta i sondaggi ed è pronto a rifirmare il Patto con gli italiani

Berlusconi vuole vedere quanto pesa l'effetto "liste pulite" E su Monti e Bersani: "Hanno una passione per le banche"

Il Cav aspetta i sondaggi ed è pronto a rifirmare  il Patto con gli italiani

A Roma arriverà oggi, dopo due giorni chiuso in quel di Arcore a tirare il fiato. D'altra parte, la maratona delle interminabili riunioni per stilare le liste elettorali è stata non solo faticosa ma per molti versi anche dolorosa e sofferta. Il Cavaliere, insomma, aveva bisogno di «staccare» per qualche ore prima di ributtarsi nella campagna elettorale con la solita sfilza di interviste radio e tv.

L'attenzione di Silvio Berlusconi, però, è tutta sui sondaggi che sta elaborando Alessandra Ghisleri. L'ex premier, infatti, è ansioso di sapere quanto la cosiddetta pulizia delle liste sarà «premiata» dall'elettorato di centrodestra e se davvero il Pdl recupererà qualche punto. Le indicazioni di questi giorni, infatti, sembra siano particolarmente ottimiste al punto che il Cavaliere continua a dire a chi ha occasione di sentirlo al telefono che «la partita è aperta» e «si può recuperare tutto lo svantaggio». Ieri, peraltro, sempre in privato si è pure lasciato scappare una battuta sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena. Sia Bersani che Monti, la butta lì, hanno «una certa passione per le banche». Poche parole, invece, sul Professore che ha legato il destino dell'Italia e l'uscita dalla crisi all'esito elettorale. «Fa di tutto per cambiare le cose e modificare la realtà - dice il Cavaliere ad un parlamentare di lungo corso - ma è così poco convincente che non vale la pena replicare. Non mi metto a inseguirlo...».

Il punto, dunque, è capire l'impatto delle liste elettorali. Perché se è vero che la cosiddetta «pulizia» c'è stata, non va sottovalutato il fatto che è arrivata alla fine di una lunga trattativa che potrebbe non aver particolarmente giovato all'immagine del partito. Senza dimenticare che sia in Liguria che in Piemonte c'è grandissima agitazione dei big locali per i troppi «esterni» catapultati nelle liste e il Pdl qualcosina la rischia.

Intanto, però, l'ex capo del governo si è concentrato sul nuovo contratto con gli italiani che vorrebbe firmare in diretta tv. Tra i punti fondamentali ci sarà l'abolizione dell'Imu e del redditometro, la riduzione progressiva dell'Irap, il no all'aumento dell'Iva e zero tasse per le imprese che assumono giovani. E proprio sul fronte economia Berlusconi sta pensando a un'idea choc da lanciare qualche giorno prima del voto, un po' come fece nel 2008 con la proposta di abolire l'Ici. Una proposta, però, che questa volta più che sul terreno delle tasse potrebbe riguardare esodati e disoccupati. La campagna elettorale del Pdl, insomma, sarà focalizzata quasi esclusivamente sull'economia. Con buona pace del Pd che, dice Angelino Alfano al Tg3, avrebbe voluto fare la campagna elettorale sulle nostre liste e invece sarà costretto a parlare di Imu.

Da oggi, intanto, il Cavaliere inizierà a pianificare la manifestazione in programma domani al teatro Capranica insieme a tutti i candidati del Pdl. Si tratta del primo appuntamento pubblico della campagna elettorale e l'idea su cui si ragiona nelle varie riunioni che si susseguono a via dell'Umiltà è quella di dotare i candidati di una sorta di kit sul modello di quelli già fatti nel 1994 in cui sono contenute tutte le «istruzioni» per votare ma soprattutto per convincere gli elettori delusi. È proprio a loro che il Cavaliere guarda per riguadagnare consensi e domani nel suo intervento inviterà i candidati ad organizzare manifestazioni e incontri sul territorio. Quello che voglio - è il ragionamento fatto con i fedelissimi - è «una campagna porta a porta» perché solo così possiamo provare a convincere chi ci ha votato nel 2008.

Senza contare che, spiegava ieri il tesoriere del partito Maurizio Bianconi, «non abbiamo neanche un euro di budget».

Commenti