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"Così difenderemo gli insegnanti dalle aggressioni"

Il leghista Rossano Sasso è primo firmatario della proposta di legge che inasprisce le pene nei casi di violenza contro gli insegnati

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"Così non si può andare avanti: bisogna ridare agli insegnanti l'autorevolezza e il rispetto che meritano". Il leghista Rossano Sasso, primo firmatario della proposta di legge che inasprisce le pene nei casi di violenza contro gli insegnati, commenta così i recenti episodi.

"Il fenomeno è sempre più preoccupante, con una media di 5 casi di violenza al mese", dice Sasso (già sottosegretario all’Istruzione) riferendosi al caso del genitore che, in Sardegna, ha dato una testata in faccia al docente che aveva rimproverato suo figlio perchè disturbava durante la lezione. Un problema molto sentito anche secondo un recente sondaggio de "La tecnica della scuola" che vede il 90% dei docenti favorevole ad avere regole ancora più severe per chi li aggredisce e il 43% d'accordo nel chiedere l'arresto immediato nei casi particolarmente gravi. La proposta di legge Sasso, che punta proprio a contrastare le violenze sui docenti, ha ricevuto un mese fa il primo ok dalla Camera con 150 voti favorevoli, nessun voto contrario e 107 astenuti. Ora si attende solo il sì definitivo del Senato per l'entrata in vigore della proposta di legge.

Il testo della pdl, costituito da sette articoli, prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico presso il Ministero dell’Istruzione che monitorerà e informerà il Parlamento sul fenomeno della violenza, dando così anche indicazioni al ministero su come migliorare i rapporti tra studenti, professori e genitori. Si suggerisce di istituire anche corsi di formazione per gli insegnanti e i progetti di prevenzione del disagio giovanile. Ogni 15 dicembre si dovrebbe celebrare la "Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico". La proposta di legge, inoltre, con la modifica degli articoli 336 e 341 bis del codice penale, introduce un’aggravante specifica per punire più severamente chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, inclusi docenti e personale scolastico. La proposta di legge del leghista Sasso stabilisce per chi aggredisce il personale scolastico, un aumento di pena da uno a due terzi. La pena massima per la violenza sale a 7 anni e sei mesi, mentre l’oltraggio è punito fino a 5 anni.

Si prevede, infine, un aumento di pena fino alla metà se il reato è commesso dal genitore o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola.

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