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Dai forestali a San Marino Tv le marchette non finiscono mai

Ecco le "marchette" nascoste nel Milleproroghe. 130 milioni destinati a nuove assunzioni e soldi per un'orchestra che non c'è

Dai forestali a San Marino Tv le marchette non finiscono mai

«La politica cambi, condivida i sacrifici che tanti italiani stanno facendo a causa della crisi economica» ammoniva Napolitano l'ultimo dell'anno. Pochi giorni prima, però, la maggioranza del «suo» governo Letta ha fatto tutt'altro, approvando, insieme alle «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)», una sfilza di marchette e mance ad amici e clientes che ha dell'incredibile. L'elenco completo lo ha pubblicato il deputato renziano del Pd Dario Nardella sul suo sito, promettendo battaglie per cancellare «le prebende date senza logica a Tizio e Caio». La lista della spesa (pubblica) per le esigenze elettorali della politica fa spavento ma è ben ordinata, per importi crescenti, da 100mila euro in su. La logica, in tempi di spending review e crisi nera, sfugge davvero o è fin troppo chiara. Partiamo dai famigerati forestali, che solo in Calabria sono 10.500, due volte e mezza i ranger canadesi che controllano 400mila chilometri quadrati di foreste. Bastano, no? No, perché il comma 10 bis stanzia 1,5 milioni di euro, per ogni anno fino al 2016, per «Assunzione a tempo determinato di personale operaio da parte del Corpo forestale dello Stato». Premiatissimi anche altri dipendenti pubblici, con 15 milioni di euro destinati alla «Incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di performance». Siccome hanno lavorato, gli diamo in premio 7,5 milioni di euro l'anno, per due anni.

Il miglior modo per creare consenso elettorale sono i posti di lavoro, Prima repubblica docet (anche se improduttivi, pazienza). Perciò, dopo i forestali, ci sono i 100milioni di euro per assumere Lavoratori socialmente utili (Lsu) a Napoli e Palermo, poi 1 milione per Lsu nei Comuni con meno di 50mila abitanti, quindi 16,5 milioni per «Assunzioni 120 unità per impiego e monitoraggio sull'utilizzo dei fondi strutturali Ue». Cioè per capire come spendere i soldi spendiamo 16,5 milioni di euro. Così come si stanziano 8 milioni di euro per «monitoraggio dei costi standard» della pubblica amministrazione. Quando ci saranno, i costi standard, lo Stato risparmierà molto. Nell'attesa li monitoriamo, spendendo 8 milioni.

Poi c'è mezzo milione di euro per il «Fondo nazionale per le attività delle consigliere e dei consiglieri di parità». Attenzione anche ai 2 milioni euro all'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) per promuovere il «Marchio Ospitalità Italiana», ai 200mila euro per uno «Studio di fattibilità per l'offerta trasportistica nello Stretto di Messina» e 300mila euro alla «Scuola cani di Campagnano» (cani per non vedenti).

Sei milioni di euro servono per finanziare nel 2014 la tv di San Marino (messa tra le «esigenze indifferibili»), in base ad una vecchia convenzione con la Rai, da cui provengono poi i vertici di SanMarinotv. L'Isola di Budelli è stata comprata all'asta lo scorso ottobre dal banchiere neozelandese Michael Harte per poco meno di 3 milioni di euro. Il Parlamento però ha fregato i nababbo, acquistando per 3 milioni di il «Diritto di prelazione all'acquisto isola di Budelli». Persino Legambiente ha criticato il riacquisto: «Budelli è privata dalla metà dell'800, la proprietà pubblica non è una necessità, quei soldi vadano ad alluvionati e area protetta».

E che dire poi del milione al Teatro San Carlo di Napoli? Nulla, se ci fosse l'orchestra, che invece non c'è, come denuncia il M5S: «L'orchestra del Mediterraneo presso il San Carlo di Napoli non esiste ancora, è solo un progetto, pertanto non è chiaro a chi verrà elargito questo milione di euro» nota il deputato M5S Luigi Gallo.

Poi c'è il settore della memorialistica bellica, sempre ricco di elargizioni. L'anno scorso era il sessantanovesimo anniversario della Resistenza, il 2014 è il settantesimo, ed quindi ecco 3 milioni per le «Celebrazioni del settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane». Ma c'è anche la Prima guerra mondiale, e qui partono 4,5 milioni di euro per «Recupero lettere, materiali, documenti storici Prima guerra mondiale».

Un grande lavoro di lobbing territoriale va riconosciuto ai parlamentari valdostani (14milioni di euro per «Soppressione maggiorazione Tares in Valle d'Aosta) e ai veronesi, tra cui spicca il sottosegretario al Tesoro Alberto Giorgetti (Nuovo centrodestra). Aveva promesso nuovi fondi per la Fiera di Verona, ed eccoli qui: 5 milioni di euro. Ma nella città di Romeo e Giulietta arrivano anche 300mila euro per l'Orchestra «I Virtuosi italiani», e su rotaia, a 300km/h, anche 29milioni per l'Alta velocità Milano-Verona. «Con questi favori e prebende il governo perde ogni credibilità» ammonisce il renziano Nardella. Che in Parlamento si sta occupando di una legge per gli stadi privati. Pratica che sta molto a cuore a Della Valle, patron (renziano) della Fiorentina..

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