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E adesso sono gli italiani a fuggire dal Belpaese

Il rapporto demografico dell'Istat: cresciuto di 14mila persone il numero di chi ha scelto di andare all'estero

E adesso sono gli italiani a fuggire dal Belpaese

Il calo delle nascite non è il vezzo un po' narcisistico di un popolo distratto dal benessere e la prova è che anche gli stranieri che sono venuti ad abitare da noi stanno cominciando a fare meno figli. La demografia fotografa un Belpaese ostile alle famiglie e alle culle, sempre più in crisi, tanto che inizia a calare il numero di immigrati e torna a crescere l'emigrazione degli italiani verso paesi più ricchi e accoglienti.

Ci sono meno nascite tra gli italiani - rivela l'ultimo rapporto dell'Istituto nazionale di statistica sulla popolazione residente - e questa non è una novità, visto il calo è iniziato nel 2009. Nel 2013 la diminuzione ha comunque raggiunto il massimo di 19.878 unità, pari al -3,7%.

Per la prima volta nascono meno bambini anche tra gli stranieri residenti (-2.189) rispetto al 2013. Unica eccezione al saldo negativo, le province autonome di Trento e Bolzano e la Campania. Il saldo tra nati e morti negativo per 86.436 unità, il minimo mai registrato dall'Istat.

Le nascite di bambini stranieri si concentrano nel Nord-Est (21,9%) e nel Nord-Ovest (21,6%) ogni cinque nati uno è cittadino straniero. Nelle regioni del Centro la percentuale è pari al 17,4% mentre nel Sud e nelle isole è intorno al 5%. La regione che presenta l'incidenza più elevata di nati stranieri sul totale dei nati è l'Emilia Romagna, dove è straniero un nato ogni quattro (24,6%).

La popolazione aumenta, anche se di poco, con l'immigrazione. In Italia al 31 dicembre 2013 i residenti erano 60.782.668, di cui più di 4 milioni e 900mila (8,1%) i cittadini stranieri. Ma anche qui le novità - sempre portate dalla crisi economica del Paese - non mancano. Nel corso del 2013 sono state iscritte all'anagrafe 307.454 persone provenienti dall'estero, in calo di circa 43 mila unità rispetto al 2012. Meno stranieri residenti (si parla chiaramente di immigrati regolari), ma anche gli italiani se ne vanno. Nel 2013 circa 82mila persone si sono trasferite all'estero, 14mila in più rispetto al 2012, il valore più alto registrato nel corso degli ultimi 10 anni.

L'Italia si conferma un Paese poco urbanizzato. Nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni e 200 mila abitanti, pari al 15% della popolazione totale. Roma e Milano contano insieme quasi 4,2 milioni di residenti (rispettivamente 2.863.322 e 1.324.169 abitanti). Nelle grandi città gli stranieri rappresentano una parte consistente della popolazione. Si va dal 3,1% di Bari al 17,4% di Milano.

«La denatalità non è dovuta soltanto alla crisi, ma al sostanziale fallimento del nostro welfare. L'unica risposta davvero efficace sarebbe una svolta culturale ancor prima che finanziaria», ha commentato Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l'infanzia ed esponente di Forza Italia.

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