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Fini apre ad Alfano: "Con lui pagina nuova per i moderati"

Il leader di Fli tende la mano al segretario del Pdl ma pone una condizione: "Fare chiarezza sul rapporto col governo Monti"

Fini apre ad Alfano: "Con lui pagina nuova per i moderati"

Cosa non si fa pur di tornare a contare qualcosa nel panorama politico italiano. Gianfranco Fini, reduce dagli sputi e dagli insulti al funerale di Pino Rauti, dallo scranno di Montecitorio (ché la promessa di dimissioni sul caso Montecarlo è ormai passata e disattesa) osserva impassibile il fallimento del suo partito, ma prova a correre ai ripari.

Come? Tornando fondamentalmente all'ovile che gli ha garantito importanza e visibilità politica. Quel Pdl destinato a cambiare nome e a diventare la nuova casa dei moderati. Ora che non c'è più Berlusconi alla guida (almeno formalmente), Fini bussa alla porta di Angelino Alfano, cercando di inserirsi nella frattura tra il Cavaliere e il suo delfino. Con fare sornione e con la solita tattica del lancio del sasso, il presidente della Camera tende la mano all'ex Guardasigilli, ma pone una conditio sine qua non.

"Il vero banco di prova per Alfano non è nella definizione delle regole per le primarie, ma nel far chiarezza sul rapporto col governo Monti e soprattutto sulla necessità per l'Italia di continuarne l'azione riformatrice anche dopo le elezioni. Solo se ciò accadrà, si potrà davvero aprire una pagina nuova per tutti i moderati italiani. E personalmente ne sarò lieto", ha spiegato l'ex leader di An.

Che poi ha aggiunto come "l'aspro confronto in corso nel Pdl va seguito con interesse per capire se emergerà una identità politica veramente in sintonia con il PPE e quindi, in quanto tale, alternativa in termini programmatici alle sinistre e mille miglia lontana dalla demagogia estremista, populista e antieuropea di tanti esponenti del Pdl e della totalità della Lega".

Non importa che in passato Alfano abbia sbertucciato Fini definendolo il "capo di un micropartito". I rancori è meglio metterli da parte, specie se è in gioco l'estinzione politica. E dunque, dopo aver distrutto l'eredità di An, fallito con Fli e naufragato sul Terzo Polo, a Fini non resta che tornare alle origini. Sperando che la porta della nuova casa sia ancora aperta..

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