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Fisco aguzzino con chi paga ma distratto con gli evasori

Se evadi o eludi per pochi spiccioli sei un ladro, mentre se evadi per milioni, anzi miliardi, sei uno che sa stare al mondo

Fisco aguzzino con chi paga ma distratto con gli evasori

Sappiamo benissimo che non è lecito e neppure civile stare dalla parte di chi, eventualmente, abbia commesso un reato: nella fattispecie quello di avere uccellato il fisco. Però nessuno ci può impedire di essere stupiti (non abbiamo detto estasiati) davanti a una signora che, per anni e anni, è riuscita a fregare gli agenti delle tasse, i quali si danno un sacco da fare per perseguire gli evasori e un sacco di arie nonostante ne becchino uno a ogni morte di vescovo.

Il lettore avrà già capito a quale persona ci riferiamo. Si tratta di Angiola Armellini, abitante a Roma - secondo notizie di stampa - ma residente a Montecarlo per motivi immaginabili, proprietaria di un patrimonio immobiliare assai consistente: 1.243 case (fonte: Corriere della Sera) su cui non ha pagato né Ici né Imu. Chiamatela scema. Ci domandiamo due cose: uno, come abbia potuto farla franca per tanto tempo; due, come abbia avuto la possibilità di accumulare una simile ricchezza senza dare nell'occhio.

Stando ancora a notizie di stampa, la gentildonna, in un remoto passato, avrebbe già avuto grane con l'Agenzia delle entrate e similari, ma sarebbe sempre cascata in piedi. Nel senso che, a onta dei precedenti, ha continuato a sbattersene del fisco, avendo ella trovato il modo - tuttora misterioso - di eluderlo con stupefacente scaltrezza, almeno fino ad alcuni giorni orsono. Parliamoci chiaro. L'abilità di madame Armellini è di sicuro notevole, anche se è da censurare sotto il profilo etico, poiché pagare i tributi è un dovere (non certo un piacere). Un'abilità talmente grande da lasciarci a bocca aperta.

Noi, infatti, come forse chi ci legge, non siamo mai stati in grado di far passare in cavalleria nemmeno lo straccio di un monolocale; lei invece (genio del male?) è stata così brava da aver nascosto addirittura 1.243 alloggi sui quali non ha mai - e sottolineo mai - versato un centesimo all'erario. Nei suoi confronti siamo combattuti fra due sentimenti contrastanti: ammirazione ed esecrazione. Non osiamo confessare da quale parte pendiamo. Al di là di questi dubbi, siamo assaliti da un bruciante interrogativo: dobbiamo essere più incantati da una tizia che si è bevuta a lungo, e in pochi sorsi, il severo apparato incaricato della riscossione dell'Ici e dell'Imu, o disgustati dal fatto che nessuno della Guardia di finanza e degli altri organismi addetti ai controlli fiscali si sia reso conto tempestivamente di essere preso in giro da una bella signora nemica delle tasse?

In ogni caso, bisognerà comprendere come sia stato possibile che oltre un migliaio di appartamenti siano sfuggiti agli aguzzini delle tasse, gli stessi che a noi non perdonano neanche un euro, neanche una piastrella, neanche un mattone omesso dalla denuncia dei redditi.

Probabilmente è vero che se evadi o eludi per pochi spiccioli sei un ladro, mentre se evadi per milioni, anzi miliardi, sei uno che sa stare al mondo. Significa che il mondo si è capovolto?

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