Cronache

Il giudice con l'hobby di rigare l'auto dell'avvocato

Il legale fa installare una telecamera che incastra il magistrato

Aula di tribunale
Aula di tribunale

Un magistrato in pensione. Noto a Firenze per rigore, competenza e conoscenza del diritto. E' questo campione dell'equilibrio l'uomo che i carabinieri hanno immortalato mentre danneggiava, come un bullo qualunque, l'auto di un avvocato. Incredibile, anche i militari sono rimasti sconvolti quando hanno scoperto che il vandalo era proprio lui. La memoria, in realtà, aiuta a capire: a La Spezia, qualche anno fa, le telecamere installate nel parcheggio del tribunale avevano ripreso un giudice mentre squarciava col coltello le gomme dell'auto di un collega. Nobile gesto, sanzionato dal Csm col trasferimento del colpevole in Toscana.
Si sa, sentimenti incontrollabili, passioni, rivalità, gelosie, albergano anche nelle aule di giustizia. E qualche volta chi emette le sentenze in nome del popolo italiano non è in grado di esercitare il minimo autocontrollo. Qualcosa di analogo è capitato a Firenze, per ragioni al momento oscure. L'avvocato è portatore di handicap e ha diritto a lasciare l'auto in uno spazio protetto. Ineccepibile. Solo che un giorno il legale trova la macchina rigata. Il problema è che il danneggiamento si ripete. Qualcuno gli vuole male? La vittima cerca di capire e di mettere un freno ala devastazione. Così si attrezza per fotografare l'intruso che l'ha preso di mira. La trappola riesce: sorpresa, il nemico della notte è un magistrato a riposo. I due si sono anche incrociati, secondo la ricostruzione del Corriere fiorentino, a palazzo di giustizia in anni passati. Ma l'avvocato non ricorda litigi, problemi, incomprensioni. La scintilla resta un mistero. La vittima però va dai carabinieri con il video che inchioda il giudice. Pure i militari restano di sasso, informano il procuratore Giuseppe Quattrocchi, decidono di verificare loro stessi, vista la delicatezza del caso, il comportamento del prestigioso teppista, stimato quando era in corte d'appello. A Firenze fanno le cose in grande: nei pressi della sfortunata auto viene piazzato un furgone. Sembra di essere dentro una fiction su Cosa nostra o le Brigate rosse, in realtà i carabinieri vogliono pescare la controprova. Forse il dispositivo messo in campo è perfino spropositato, ma intanto i risultati arrivano: la telecamera inquadra il solito pensionato mentre si diverte a rovinare l'auto dell'avvocato. Questa volta scatta la denuncia, naturalmente a piede libero. Ma non si riesce a capire perchè il magistrato abbia deciso di buttare nel cestino la propria reputazione pur di colpire l'auto del nemico.
Miserie e misteri della psiche. Nel settembre 2011 un sostituto procuratore generale di Genova fu smascherato mentre incollava la porta del vicino. Classico avvertimento da inserire nella cornice di una guerra del pianerottolo che non ammetteva tregue. E che doveva essere regolata come si fa in strada.

Altro che tribunale.

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