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"I ragazzi negri non esistono". La folle accusa della sinistra al governo

La sinistra mediatica e politica utilizza il taglio dei fondi destinati all'accoglienza dei migranti per accusare l'esecutivo. Il leader del M5S parla di "cinismo sociale". La segretaria dem rilancia: "Vergogna"

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La decisione del governo Meloni di ridurre i fondi destinati all’accoglienza dei migranti e ai minori non accompagnati e, allo stesso tempo, di investire maggiormente nel comparto della sicurezza ha suscitato reazioni spropositate dalla sinistra mediatica e parlamentare. Se dalle parti del campo largo, Elly Schlein e Giuseppe Conte, si sono scagliati senza timore contro l’esecutivo, i toni usati dai giornali d’area sono un mix di accuse choc e ideologia. L’Unità non ha più freni e il titolo di prima pagina è un delirio anti-esecutivo: “I ragazzi negri – si legge – non esistono: lo ha deciso il governo per decreto”.

Il titolo di prima pagina, accompagnato dall’editoriale del direttore Piero Sansonetti, ci offre l’immagine perfetta del clima avvelenato che il governo deve affrontare giorno dopo giorno. In mancanza di una vera e propria alternativa parlamentare, i giornali legittimamente distanti dalle posizioni di Meloni e soci si sentono in dovere di alzare i toni a qualsiasi costo. “Il governo – spiega Sansonetti – ha cancellato l’esistenza dei ragazzini immigrati. Quelli che vari giornali di destra chiamano ‘negri’. Non esistono più”.

La semplificazione, molto spesso, è sinonimo di errore. La decisione del governo è molto più articolata di così: l’esecutivo, infatti, ha recentemente annunciato piani per ridurre i fondi destinati all’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati, oltre a un significativo taglio al tesoretto per le modifiche parlamentari. Quello che spesso si omette, volontariamente o meno, è che queste manovre sono mirate a riallocare risorse nel comparto della sicurezza nazionale. Il taglio di 15 milioni di euro all’anno per tre anni ai fondi destinati all’accoglienza dei migranti consentirà al governo di redistribuire quelle stesse risorse e aumentare di 100 milioni di euro la dote destinata al comparto della sicurezza.

Notizie considerate irrilevanti dalla gauche nostrana. Secondo la segretaria dem, Elly Schlein, il governo “fa cassa sui diritti dei minori”. E non solo. “È una vergogna – dice Schlein a La Stampa – anziché dedicare risorse e strutture adeguate a garantire un’accoglienza dignitosa ai minori non accompagnati il governo li sbatte nei centri per adulti”. Sulla stessa identica linea demagogica il leader pentastellato, che accusa la destra di usare “come un bancomat” i migranti minorenni e che di fronte al taglio dei fondi parla di “agghiacciante cinismo sociale. Criticare e attaccare anche aspramente il lavoro della maggioranza è il compito più arduo dell’opposizione.

Se da un lato è un esercizio fondamentale per il normale funzionamento della nostra democrazia, dall’altro lato, se il linguaggio diventa troppo ideologico, potrebbe rivelarsi un boomerang per le forze di opposizione politica e giornali d’area.

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