Rubrica Cucù

L’omesso controllo valga per tutti

In nome della legge propongo due soluzioni sul caso Sallusti: o aboli­te il carcere per l’omesso controllo o lo estendete a tutti i ruoli di responsa­bilità, non solo i direttori

L’omesso controllo valga per tutti

In nome della legge propongo due soluzioni sul caso Sallusti: o aboli­te il carcere per l’omesso controllo o lo estendete a tutti i ruoli di responsa­bilità, non solo i direttori.

Se l’omesso controllo valesse per tutti, sarebbero già finiti in galera gran parte dei leader politici, tanti im­prenditori, sindaci, governatori, am­ministratori pubblici e privati, molti giudici, questori e comandanti, vari premier e perfino qualche presidente della Repubblica. Una strage. Perché un assessore, un dirigente, un collabo­ratore, un segretario generale o parti­colare, possono rubare, corrompere o farsi corrompere, trescare con la ma­fia, falsificare, senza che ne risponda poi il loro capo, presidente, superio­re, sorvegliante; e invece è impossibi­le che la riga di un articolo, una su cen­tomila al giorno, possa sfuggire all’oc­chio magico del direttore...

Perfino Dio non è accusato di omes­so controllo in caso di guerre e crudel­tà, orrori della natura e calamità; inve­ce il direttore sì, è Responsabile Asso­luto di tutto ciò che appare sul suo quotidiano. È vero che il mestiere di direttore di giornale è quello che più somiglia al mestiere di Dio perché si occupa delle sorti del mondo e decide ogni giorno i sommersi e i salvati; ma lui solo sulla carta.

Dio è uno, eterno, onnipotente, si­gnore dell’universo; i direttori invece sono tanti, effimeri, dipendenti e con tiratura e diffusione limitate. E poi se il direttore ha responsabilità più alte di Dio, il Magistrato che decide su di lui è superiore pure a Dio.

Eccolo, Su­perGod.

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