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“Lei è ebrea?”. Bufera sul giornalista Rai per la domanda a Ester Mieli

Caos per quanto accaduto a “Radio Anch’io”. La Russa: “Episodio grave e inquietante”. L’ad Sergio ha telefonato alla senatrice per porgere le proprie scuse

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“Lei è ebrea?”. Bufera sul giornalista Rai per la domanda a Ester Mieli

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“Lei è ebrea?”. Questa la domanda rivolta da Giorgio Zanchini, conduttore di “Radio Anch’io” su Rai Radio 1, alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli. Un fulmine a ciel sereno durante il dibattito sulle proteste degli studenti nelle università per la guerra in Palestina. La domanda posta dal giornalista Rai ha provocato la reazione della parlamentare, che ha replicato: “Ma lei chiede a tutti gli ospiti di che religione siano? Se cattolici o evangelici? Io non penso alcune cose perché sono di religione ebraica e il rispetto e la libertà vale per tutti e non c’entra la religione e il mio pensiero non è vincolato al mio essere ebrea”.

Di fronte alla reazione della senatrice, Zanchini ha precisato di averla posta per chiarire il suo“punto di vista”: “Perché immagino che la sensibilità rispetto alle proteste americane sia un po’ più acuta”. Per poi ammettere: Ho sbagliato, non lo chiederò più”. La vicenda è arrivata in commissione di Vigilanza Rai, i deputati di Fratelli d’Italia hanno chiesto di audire i vertici e il giornalista, esprimendo solidarietà alla senatrice. FdI ha evidenziato in una nota che la domanda di Zanchini “oltre riportare alla mente lugubri ricordi, è inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre più dilagante”. Le reazioni non si sono fatte attendere, a partire da quella della Rai. L'amministratore delegato Roberto Sergio ha contattato telefonicamente Ester Mieli per porgere le proprie scuse dopo quanto accaduto stamane.

Un episodio grave e inquietante secondo il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha posto l'accento sui numerosi casi di antisemitismo registrati negli ultimi tempi:"Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore è del tutto inaccettabile. L'opinione di una persona non può in alcun modo essere collegata alla religione professata. All'amica Ester Mieli e alla comunità ebraica giunga la mia sincera solidarietà e affettuosa vicinanza". Dello stesso parere il ministro Gennaro Sangiuliano. Il titolare della Cultura ha denunciato il pericoloso riemergere dell'antisemitismo e di sentimenti di odio che pensavamo finiti: "La domanda fatta dal conduttore è inaccettabile e inopportuna. Conosco e apprezzo da tempo la senatrice Mieli, persona colta e gentile, insieme abbiamo lavorato e lavoreremo per il museo della Shoah".

Anche diversi esponenti di opposizione hanno manifestato vicinanza e solidarietà a Ester Mieli. Carlo Calenda ha definito "insensato, illogico e inaccettabile" che per esprimere la propria opinione sia necessario precisare il proprio credo. Lia Quartapelle del Partito Democratico ha denunciato l'inaccettabile pregiudizio: "Conoscendola, sono certa che non si farà fermare nell'esprimere il proprio pensiero, ma quanto accaduto è la spia di pregiudizi antisemiti radicati che da tempo inquinando il dibattito pubblico".

In quota Iv, Maria Elena Boschi ha chiesto alla commissione di Vigilanza Rai di esprimersi unanimemente per stigmatizzare quanto accaduto a "Radio Anch'io".

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