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L'inchiesta incombe sulle elezioni Chi rischia di più ora è la sinistra

Lo spensierato utilizzo dei rimborsi e l'allegra gestione delle note spese sono un vizio trasversale ai consiglieri regionali di tutti gli schieramenti: questo almeno fanno sospettare le altre inchieste aperte in Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte. Così ha sollevato qualche interrogativo la decisione della Procura di Milano di andare all'attacco di un solo schieramento: mentre nelle altre regioni d'Italia la magistratura andava a spulciare i rendiconti dei partiti di centro, di destra e di sinistra, a Milano la Guardia di finanza ha sequestrato al Pirellone solo gli scontrini e le note spese della Lega Nord e del Popolo delle Libertà. Con il risultato che ieri sono solo i consiglieri della vecchia maggioranza che sosteneva Roberto Formigoni a venire colpiti dagli avvisi di garanzia per peculato spiccati dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo.
Le sinistre per ora si salvano: non perché si sia accertato che ogni singolo euro è stato speso solo per i fini istituzionali, ma per il semplice motivo che nei conti del Partito democratico e degli altri partiti di opposizione la Procura decide di andare a frugare solo ieri mattina. Mentre per Pdl e Lega Nord partono gli avvisi di garanzia - anticipati da uno scoop di Repubblica - la Finanza bussa alle porte del centrosinistra e inizia ad acquisire la documentazione. Una indagine a doppia velocità, insomma, che apparentemente svicola dai principi basilari della par condicio.
Ci sono, in realtà, motivi di fatto che hanno portato la Procura a muoversi su due binari e con tempi diversi: e non è detto che, a conti fatti, il centrosinistra sia destinato a trarre vantaggio da questo trattamento differenziato. Il lavoro di indagine su Pdl e Lega - viene spiegato negli ambienti investigativi - ha dovuto avere per forza tempi serrati, perché scaturiva da una serie di altre inchieste, tra cui quella sull'ex presidente del Consiglio regionale Davide Boni, e sugli ex assessori Massimo Buscemi e Franco Nicoli Cristiani, ed era sostenuta anche da intercettazioni telefoniche in via di scadenza. Il lavoro di analisi sui conti di Pd, Sel e Itala dei Valori sarà invece basato unicamente sui documenti contabili che nei prossimi giorni approderanno nelle mani delle Fiamme gialle.
Ma l'analisi, assicurano in Procura, verrà fatta in fretta, e con i medesimi criteri. Nel giro di poche settimane, e comunque prima delle elezioni regionali di febbraio, anche i consiglieri uscenti di sinistra che abbiano utilizzato i fondi per cene, libri e altri beni personali saranno indagati per peculato.

E per loro l'avviso di garanzia arriverà ancora più a ridosso delle urne di quanto sia accaduto per Lega e Pdl.

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