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"Maggioranza in ottima salute”. Tajani spegne le polemiche della sinistra

Il capo della Farnesina ribalta la narrazione della sinistra sulle presunte divisioni interne alla maggioranza: "Si lavora per estendere confini, non per sottrarsi voti a vicenda"

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“Lo stato di salute della maggioranza è ottimo”. Il vicepremier Antonio Tajani ha smontato così, con poche e semplici parole, tutte la narrazione della sinistra costruita negli ultimi giorni intorno alle presunte divisioni all’interno della coalizione di centrodestra. Le divergenze politiche, ormai di casa dalle parti del campo largo giallorosso, non sono il dossier principale che agita le acque della maggioranza.

Il ministro degli Esteri, in un’intervista ad Agorà su Rai 3, non ha lasciato spazio a ulteriori polemiche inutili. "Lo stato di salute della maggioranza è ottimo. È ovvio che, essendo partiti diversi, abbiamo sensibilità diverse – ha esordito il numero uno di Forza Italia - ma siamo abituati a lavorare insieme da 30 anni, non siamo una coalizione elettorale”. Insomma, gli elettori di centrodestra e d’intorni possono dormire sonni tranquilli. “Il nostro elettorato sa che siamo partiti diversi ma è abituato a sostenere una coalizione che è di centro-destra", ha ribadito senza paura di smentite il leader di Forza Italia. La macchina mediatica della sinistra, impegnata a vedere tutte le discrepanze del caso tra le varie anime del centrodestra, si è scontrata per l’ennesima volta contro il muro della realtà.

E perfino le recenti dichiarazioni del leader del Carroccio sulle elezioni in Russia non sono bastate per spezzare l’unità d’intenti del governo. Prima dell’abbraccio tra i banchi del Senato tra la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini, era bastato l’intervento di Tajani per rovinare la festa delle opposizioni."Con Salvini – ha rimarcato il ministro forzista su Rete 4 - non c'è nulla da chiarire. È stata una frase". Al di là dell'episodio, ha infatti spiegato Tajani, "c'è una visione comune nel governo e una sola linea politica". Un intervento da leggere in combinato disposto con l’intervista di oggi del capo della Farnesina. Tra i leader della maggioranza, anche in vista delle prossime elezioni europee, nessuna lotta fratricida è permessa.

"Io dico sempre che devo occupare lo spazio fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein – ha spiegato Tajani - e non quello fra Meloni e Matteo Salvini”. Da qui, ovviamente, è necessario un lavoro quotidiano per mettere in difficoltà il già travagliato campo avversario senza per questo frantumare l’unità tra alleati. “Si lavora per estendere il confine della maggioranza, non per sottrarsi voti a vicenda", ha spiegato il vicepremier. Con uno sguardo rivolto al futuro: “Alle Europee punto al 10%, quello è il tetto che vogliamo raggiungere e magari superare, per poi arrivare al 20% alle elezioni politiche".

Una sfida lanciata alla segretaria dem e compagni.

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