Cronache

La mamma di Denise non ci sta: la lettera è una bufala, ci sono tanti sciacalli

Piera Maggio non crede all'anonimo, inviato alla trasmissione "Chi l'ha visto?", che dice che la piccola Denis Pipitone, scomparsa l'1 settembre del 2004, è sepolta a Mazara del Vallo. Intanto le ruspe si preparano a scavare

La mamma di Denise non ci sta: la lettera è una bufala, ci sono tanti sciacalli

La mamma di Denise Pipitone non ci sta. Dice che no, non può essere vera quella lettera anonima che dice che la sua bimba, rapita e scomparsa l'1 settembre del 2004 mentre giocava vicino casa della nonna, è sepolta praticamente a due passi da casa, a Mazara del Vallo.«Sono sciacalli», tuona, ricordando che in questi dieci anni mi scritti da mitomani, tutti finiti nel nulla. Ma la procura di Marsala, guidata da Alberto Di Pisa, non tralascia nulla. E così, in contrada Ferla, sono arrivate le ruspe.
Spera, Piera Maggio. Spera che per l'ennesima volta si tratti di una falsa notizia. «Noi - dice -continuiamo a cercare Denise viva. Non è il caso di creare allarmismi inutili. Le verifiche andranno fatte come sempre, in questi anni sono state recapitate centinaia di lettere anonime e tutte senza esito. Sono tranquilla perché credo si tratti di una bufala, dell'ennesima bolla di sapone». La mamma di Denise sfida l'autore della missiva: «È una lettera generica -sottolinea - non contiene alcun riferimento dettagliato. Se questa persona sa davvero qualcosa e vuol dare il suo contributo, vada di presenza a riferire agli inquirenti e non mandi lettere anonime. Non bisogna cucire le bare addosso ai bambini scomparsi. Noi continueremo a cercare Denise viva perché non c'è un elemento che provi il contrario».

Più prudente l'avvocato Giacomo Frazzitta, che da anni assiste la mamma di Denise: «Siamo piuttosto cauti -dice - ha detto - attendiamo che la Procura di Marsala ci dia delle informazioni ufficiali sulla lettera anonima. Mi lascia sorpreso però che la Procura consideri attendibile la lettera anonima inviata a "Chi l'ha visto?". Forse ha degli elementi di cui non siamo a conoscenza». Nella lettera si parla di contrada Ferla, a Mazara del Vallo. E si indica genericamente un capannone di attrezzi agricoli, struttura piuttosto comune in un'area a forte vocazione agricola. La Procura, comunque, non intende tralasciare nulla. Neanche quella che, si spera, sia una falsa pista: «Stiamo procedendo - spiega il procuratore Di Pisa - con la delega agli investigatori per avviare i sopralluoghi e gli scavi nella zona indicata. Nella lettera si indica un punto preciso, ci sono riferimenti specifici.

Ma di lettere simili - aggiunge - in questi anni ne sono arrivate e continuano ad arrivarne tante».

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