Politica

Dizionario del caos democratico

Lettiani, renziani, giovani turchi, new entry, epifaniani, vecchia guardia. Nel Pd, ognuno dice il contrario dell'altro

Dizionario del caos democratico

Quelle che seguono solo alcune delle dichiarazioni rilasciate ai mezzi di comunicazione da esponenti democratici all'indomani della direzione del partito che avrebbe dovuto decidere la data del congresso e le regole delle prossime primarie. Invece, si è risolto tutto in un nulla di fatto. Lettiani, renziani, giovani turchi, new entry, epifaniani, vecchia guardia: troppo palesi le divergenze di pensiero. Nel Pd, ognuno dice il contrario dell'altro. C'è chi la chiama democrazia interna, ma, citando ciò che disse Fabrizio Barca in tempi non sospetti, il Pd pare più “un condominio dove tutti litigano”.

IL TAFAZZIANO

Andrea Marcucci: "Con le regole ipotizzate da Epifani, il prossimo segretario del Pd sarà Tafazzi, riservare le primarie ai soli iscritti significa praticare una eutanasia di gruppo”.

IL LAPALISSIANO

Bersani: "Il concetto è semplice: tutte le primarie sono aperte, ciascuno secondo la propria logica”.

LA CATASTROFISTA

Bindi: "Quando nacque il Pd, finì un governo; non vorrei che sia nato un governo di necessità e finisca il Pd".

IL FIGHETTO

Franceschini: “La mia idea è che il candidato premier vada scelto con primarie aperte e senza albo mentre credo giusto che il segretario venga eletto dagli iscritti nel modo più coinvolgente possibile”.

L'IRONICO

Roberto Giachetti: “Franceschini troppo spregiudicato. Per elezione segretario mi limiterei piu prudentemente a dipendenti PD e staff ministri".

IL COMPLOTTISTA

Davide Faraone: "Con Berlusca hanno fatto un governo, con Renzi non vogliono fare manco un partito".

IL RIFONDAROLO

Zampa: "Inaccettabile chiudere il partito ora e dire che solo iscritti votano segretario. A parte che nessuno si iscrive, occorre rifondare PD".

LA SUPERCAZZOLA

Civati: “Si chiude il Congresso. Si chiude il dibattito. Si chiude. E tutto perché non è popolare questo governo, è pieno di fighetti in giro, non c'è motivo di cambiare le cose, che vanno bene così. E tutto per non perdere, e così si perde. E ci si perde".

IL TEMERARIO

Orfini:“La proposta sulle regole avanzata da Epifani non va bene. In un momento difficilissimo per il Pd non possiamo chiuderci nelle nostre paure".

IL CAPPELLAIO

Esposito: “Epifani propone regole da matti".

IL SIMPATICO

Rughetti: "Epifani per le primarie suggerisce platea più ristretta. Propongo che votino Bersani Nico Stumpo e Davide Zoggia...".

LO SMACCHIATORE

Luigi Famiglietti: “Il partito è ostaggio dei vecchi posizionamenti e la stessa direzione ha la conformazione del congresso precedente.”

IL CONCRETO

Zanonato: “Il Pd deve parlare dei problemi del Paese, non di questioni interne al partito”.

IL LAVORATORE

Fioroni: “Ci abbiamo messo qualche anno per dare una bella botta al Pd e non credo che ci sia nessun segretario, fighetto o non fighetto, che in tre giorni è in grado di risistemare il Pd. Noi abbiamo bisogno di un segretario forte, autorevole, che per tre anni lavori a rilanciare e ricostruire il nostro partito”.

IL PURITANO

Damiano: “Non vedo lo scandalo. Un congresso dove hanno la parola solo gli iscritti può avere un grande vantaggio: finalmente si discute delle idee. Sono stanco di sentirmi chiedere sempre ’con chi stai”.

L'ANTI-COLF

Gentiloni: “Il partito non ha bisogno di badanti, ma di leader politici“.

LO PSICOLOGO

Carbone: “Se il segretario cambia idea tre volte nel corso di una giornata, significa che qualcosa non va.

Perché non manteniamo le stesse regole di sempre?”.

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