Politica

Movimento 5 Stelle, la fronda crea il Candidato Mascherato

All'interno del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo cresce la fronda di quanti non hanno apprezzato le ultime mosse del leader, che dopo l'ennesima tirata sulla democrazia interna al suo non-partito (perché tale non vuole che sia chiamato), ha cacciato Giovanni Favia e Federica Salsi, colpevoli di avere, rispettivamente, criticato le dinamiche interno all'M5S e partecipato a Ballarò, contravvenendo a uno dei dettami principali della filosofia pentastellata imposta dal comico: non andare in televisione.

C'è chi - con un'iniziativa lanciata su Facebook - pensa a riportare il movimento ai suoi valori originari, con la pagina Solo 5 Stelle. E chi ha pensato di riunire i nomi in disaccordo con il leader sotto il nome collettivo di Candidato Mascherato, che sempre su Facebook ha lanciato un'iniziativa con la quale si intende mettere in luce tutte le contraddizioni del movimento.

I grillini lontani dalla corrente principale criticano "la gestione assolutamente verticistica del Movimento", definendo "inappropriato" e "del tutto controproducente" il rifiuto di confrontarsi con chi "non la pensi come lui". L'obiettivo dichiarato dei frondisti è quello di evitare che in Parlamento finisca "una claque di yes man" di Grillo. "Tutto lo sforzo sarà stato vano se non sapremo gestire il dialogo democratico al nostro interno".

Il Candidato Mascherato si propone di fare chiarezza su una serie di contraddizioni, che vanno appunto dalla repressione di qualsiasi tentativo di dissentire dalla linea principale del partito, fino alla richiesta di chiarire i rapporti tra il Movimento e la Casaleggio Associati.

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