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"No all'abrogazione", "È una vittoria". Ora il Pd si spacca sull'abuso d'ufficio

I sindaci dem esultano per la riforma del governo: "Una vittoria a prescindere dal colore politico". Schlein invece si dice contraria all'abrogazione dell'abuso d'ufficio e De Luca si indigna

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Il Pd s'è spaccato ancora una volta al proprio interno. Sai che novità. Il punto è che stavolta lo strappo è avvenuto su un tema non secondario nel dibattito politico d'attualità: la riforma della giustizia. Il primo ok del governo all'abolizione dell'abuso d'ufficio ha infatti mandato in cortocircuito l'apparato dem. La segreteria nazionale del partito, attraverso Elly Schlein, si è detta contraria al provvedimento, mentre molti amministratori locali piddini hanno esultato e addirittura accolto la cancellazione di quel reato come "una vittoria". E questo perché più volte i sindaci si sono imbattuti negli effetti indesiderati di quella fattispecie.

"La cancellazione dell'abuso d’ufficio è una vittoria dei sindaci italiani, a prescindere dal colore politico. Un reato assurdo che genera paura della firma, e che nel 98% dei casi viene archiviato o assolto", ha affermato il coordinatore dei sindaci Pd, nonché primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci. Una posizione condivisa da diversi suoi colleghi e pure dal sindaco di Milano Beppe Sala, che già aveva suggerito al Pd di "non scagliarsi contro la riforma", ma di guardare invece al tema in maniera "non ideologica". Infatti - aveva altresì aggiunto l'esponente dem - "tutti i suoi sindaci sono convinti che si debba mettere mano all'abuso d’ufficio. E parlo di sindaci con tessera del Pd".

Peccato però che la dirigenza nazionale del partito avesse mostrato un approccio totalmente differente e anzi contrario all'azione del governo. "Noi sull'abuso d'ufficio abbiamo una posizione molto chiara: siamo per una riforma che chiarisca ed eviti effetti distorsivi ma siamo contrari all'abrogazione tout court del reato", aveva spiegato Elly Schlein, secondo la quale la cancellazione della fattispecie "andrebbe anche contro gli impegni internazionali, visto che l'Ue sta per approvare una direttiva che chiede" ci sia l'abuso d'ufficio. Da qui, il muro contro muro con l'esecutivo, convinto invece di avviare una riforma d'impronta garantista necessaria ormai da tempo. Tutt'altro parere quello della leader Pd. "Un conto è una riforma, altro è l'abrogazione che renderebbe peraltro anche più difficile la negoziazione del Pnrr", ha dichiarato Schlein a Skytg24.

Così il partito dem si è ritrovato diviso le posizioni più intransigenti della segreteria e quelle più pragmatiche di molti amministratori locali d'area. E a gettare benzina sul fuoco delle divergenze interne ci ha pensato il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, come sempre portatore di pareri tranchant. "Sono dieci anni che mi batto contro il reato di abuso d'ufficio, credo che l'iniziativa assunta dal Governo sia importante e positiva", ha affermato l'esponente Pd campano nel corso di una propria diretta Facebook del venerdì. Poi l'ulteriore affondo: "Ho ascoltato invece esponenti del Pd, che sono per la loro storia politica esempi di trasformismo e opportunismo, dire altro.

Uno dei principali esponenti del disastro elettorale del Pd, ora riciclato con la Schlein, parlava di giustizia con supponenza insopportabile".

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