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Sì al decreto su stupefacenti Tornano le differenze tra droghe leggere e pesanti

Rifatte le tabelle sugli stupefacenti dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi. Inserita una norma contro i trust tra aziende farmaceutiche

Sì al decreto su stupefacenti Tornano le differenze tra droghe leggere e pesanti

Tornato le differenze tra droghe leggere e droghe pesanti. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera al decreto che reintroduce le tabelle per la classificazione delle sostanze stupefacenti dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi e prevede anche norme precise contro gli accordi tra le aziende del farmaco. Giro di vite del governo quindi contro i "cartelli" nel settore farmaceutico, dopo il caso Novartis-Roche.

"Oggi il Cdm interviene solo al ripristino delle tabelle riferite alla disciplina amministrativa, perché si era creato un vuoto dopo la sentenza della Corte Costituzionale", ha spiegato Beatrice Lorenzin, "Per la parte penale e per una riconfigurazione dei reati rinviamo nell’arco dei 60 giorni di attuazione del decreto a un approfondimento sia in sede interministeriale che parlamentare".

Torna quindi, spiega il ministo della Salute, la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, che la legge legge precedente aveva eliminato e la sentenza della Consulta ha di fatto ripristinato: una delle tabelle è specifica per la cannabis e i suoi derivati.

Sulla questione la Lorenzin nega uno scontro durante la riunione: "È fantastico, ci saremmo scontrati in una riunione che è durata in tutto 40 minuti! In armonia il Cdm ha ripristinato le tabelle sanitarie, abbiamo affrontato il tema dal punto di vista sanitario mentre il tema politico è stato rimesso al Parlamento".

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