Ora Fini demonizza la Le Pen, ma un tempo andava a braccetto con suo padre

Boia chi molla (la poltrona?). In questo Fini è stato coerentissimo: vuole tornare in politica a tutti i costi. Nonostante tutti i fallimenti accumulati, vuole scendere di nuovo in campo. Lo aveva annunciato due giorni fa e oggi lo ribadisce in un'intervista sul Messaggero. "Sto ragionando con me stesso e con altri amici per vedere se ci sono le possibilità di far sentire una voce organizzata di una destra che non ha nulla a che vedere con quella rimasta in campo", spiega l'ex leader di Fli. A stretto giro di tweet arriva il commento sulfureo di Matteo Salvini: "Pensa di tornare a fare politica? Certa gente non conosce vergogna". Ma nella foga di costruirsi un nuovo abito politico, perde e cancella (ancora una volta) pezzi del suo passato. Infatti prosegue l'intervista con una piroetta che smentisce la sua stessa biografia: "Il neolepenismo di Fdi, che ha utilizzato anche la storia di An senza conoscerla pur avendone fatto parte, di scimmiottare in Italia la politica nazionalista e per certi aspetti xenofoba di Marine Le Pen, non ha nulla a che vedere con una cultura autenticamente di centrodestra". Ecco la qui la nuova giravolta: Meloni, Crosetto e La Russa sono colpevoli di essersi ispirati al Fronte Nazionale di Marine Le Pen. E detto da Fini fa un po' effetto perché, nonostante siano passati più di vent'anni, è pur sempre lo stesso Fini che non esitava a incontrare e appoggiare Jean Marie Le Pen, padre di Marine, fondatore del Fronte e, lui sì, su posizioni di destra molto spinta (guarda le immagini). Allora, gli incontri tra il leader del Movimento Sociale Italiano e quello del Fronte Nazionale erano all'ordine del giorno e, spulciando tra le cronache del tempo, spicca un viaggio dei due a Bagdad alla corte di Saddam Hussein nel tentativo di riportare in Europa degli ostaggi. Insomma, un rapporto di amicizia fra quelli che allora sarebbero stati definiti "camerati". Ma evidentemente questo periodo Fini l'ha rimosso..