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"Pd sesta stella del M5s". L'affondo di Renzi su Schlein e Conte

Il Pd ha scelto di sostenere il referendum annunciato da Landini per abrogare il Jobs Act, Renzi replica: "Lo ha votato il Pd"

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Nei giorni scorsi, Maurizio Landini ha annunciato l'intenzione di aprire un referendum contro il Jobs Act, che insieme ad altre è stata inclusa tra le "leggi folli" da abolire. In men che non si dica, il Pd è salito sul carro del segretario della Cgil e si è detto pronto a sostenere questo referendum, dimostrando ancora una volta di non avere una linea chiara ma di essere completamente in balia degli eventi. Il Pd di Schlein si muove da una parte all'altra alla ricerca di qualche zero virgola in più di consenso.

"Non mi sorprendo. Da mesi dico che il Pd ormai è la sesta stella del Movimento di Giuseppe Conte. E riconosco che Elly Schlein è sempre stata contraria a questa legge", scrive Matteo Renzi nel suo editoriale per Il Riformista che sarà in edicola domani. Ma, prosegue il leader di Italia viva, Il Jobs Act non è stata una legge scritta e votata da Matteo Renzi: "Una legge che il Pd ha votato. Lo ha fatto in consiglio dei Ministri, lo ha fatto alla Camera, lo ha fatto al Senato. Una legge voluta da un ministro del Pd, presentata nei circoli del Pd, difesa dagli amministratori del Pd diventa oggi una legge contro cui si fa un referendum organizzato dal PD".

Il cortocircuito è evidente ed è stato messo in evidenza dall'ex segretario del Pd, oggi leader di un altro partito, che continua a difendere la legge "che ha permesso di creare più di un milione di posti di lavoro, che ha cancellato la barbarie delle dimissioni in bianco per le donne, che ha permesso a migliaia di persone di avere finalmente un lavoro a tempo indeterminato". E nel suo editoriale, Renzi non risparmia una stoccata a Schlein, oggi al traino di Conte, e allo stesso presidente del Movimento 5 stelle: "Rispetto quelli che invece amano il reddito di cittadinanza, il superbonus 110% e tutte le altre norme che hanno prodotto un buco miliardario nei conti pubblici: se a qualcuno queste leggi piacciono, sono contento per loro".

E in riferimento a tutte queste misure che hanno creato dissesti alle finanze pubbliche e alla volontà degli stessi promotori di quelle misure che ora si scagliano contro il Jobs Act, Renzi scrive: "Quando Landini, Schlein e Conte presenteranno il referendum sarà chiaro perché il campo largo vuole solo aumentare i sussidi e danneggiare i lavoratori.

Ma almeno Landini, Schlein e Conte alla fine saranno coerenti".

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