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Il Pdl sventa il blitz Pd: l'Imu non si pagherà Ma le tasse aumentano

E così per qualche ora il balletto sull'Imu si è fermato. Ricapitoliamo. Un decreto del governo ha abolito la prima rata del 2013 e ha rimandato la seconda. Per il 2014 verrà sostituita dalla service tax, ancora da decifrare. In commissione bilancio della Camera i deputati del Pd hanno introdotto pochi giorni fa un emendamento che rimetteva in pagamento la prima rata per la bellezza di 5 milioni di contribuenti. Il Pdl ha fatto la voce grossa e ieri è stata ritirata la sciagurata proposta. La morale è molto semplice. C'è poco da dormire tranquilli.

Facciamo alcune domande elementari. Il governo deve ancora trovare le risorse per evitare il pagamento a dicembre della seconda rata dell'odiata imposta immobiliare, le troverà? Deve studiare i meccanismi della nuova tassa sui servizi comunali, lo farà mantenendo invariata la pressione fiscale? L'esecutivo entro una settimana deve predisporre la legge di stabilità (in sostanza la finanziaria per il 2014); conterrà riduzioni fiscali?

I deputati del Pd in commissione bilancio (che ieri hanno cancellato il loro colpo di mano) hanno definito simbolico il loro intervento. Quale simbolo vogliono affermare? Ogni giorno che passa, scopriamo che le nuove tasse imposte dai passati governi (aumento dell'Iva, accise sulla benzina, tassa di stazionamento sulle barche, Tobin tax e bollo sulle auto di lusso) stanno portando un gettito inferiore a quanto previsto.

Ecco, in questo quadretto qualcuno ha davvero voglia di scommettere sul fatto che la casa e gli immobili (che hanno il difetto di non poter scappare) non vengano presto colpiti da una nuova mazzata fiscale.

 

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