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La piroetta di Vattimo per avere una cadrega: "Aderisco al M5S"

Il filosofo europarlamentare Idv: "Non so bene su quante cose sono d'accordo con Grillo, ma adesso l'unico modo di rientrare in Parlamento è con i 5Stelle”

La piroetta di Vattimo per avere una cadrega: "Aderisco al M5S"

Anche ai filosofi piace la poltrona. Gianni Vattimo ne è l'esempio più candido. Lo ha ammesso lui stesso in una intervista ad Affari italiani: "Non so bene su quante cose sono d'accordo con Beppe Grillo, ma in ogni caso mi interessa stare nel giro europeo e adesso l'unico modo di rientrare in Parlamento è con i 5Stelle”. Più chiaro di così, si muore. L'eurodeputato Idv adesso diventa grillino. Il professore torinese lo ha annunciato dopo una conversazione telefonica col leader del Movimento 5 Stelle. Parlando di sé in terza persona (i filosofi - si sa - hanno un'alta considerazione di se stessi) Vattimo nel suo blog scrive: "Nel 2014 avrebbe anche il diritto dovere di pensionarsi, ma non ne ha voglia: ha ancora impegni politici, anzitutto la lotta No Tav. E siccome il futuro dell’Idv in Italia sembra legato alla possibilità di ritornare nell’area Pd, cosa cui Vattimo non è interessato, l’unica via verosimile, provare con i Cinque Stelle, visto che sono l’alternativa ai due schieramenti di regime. Al Movimento si sente legato da simpatie e solidarietà NoTav, oltre che dalle originarie tematiche dipietriste e dalla opposizione che ha sempre professato (e manifestato con il voto in Europa) al fiscal compact e alle misure dell’austerità napolitan-montiana".

Vattimo tiene poi a precisare che "non ho preso Grillo come se fosse un taxi, io vorrei restare nell'Europarlamento, ma non posso né stare con il Pd né tanto meno con il Pdl. Quindi mi offro ai 5Stelle, se mi vogliono bene, altrimenti niente”. Lo avevamo lasciato alle battaglie in Val Susa, alle accuse nei confronti della procura di Torino e alla strenua difesa degli attivisti No-Tav, che gli costò un'indagine da parte della magistratura perché, nell'agosto dell'anno scorso, durante la visita nel carcere di Torino fece passare Nicoletta Dosio e Luca Abbà - noti attivisti No Tav anche loro indagati nello stesso procedimento - per suoi consulenti. Adesso, è arrivato il momento della battaglia parlamentare.

O meglio, per la cadrega.

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