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Dopo lo scandalo Boldrini, tocca alla Serracchiani: prese un volo di Stato per partecipare a Ballarò

La governatrice renziana beccata con le mani nella marmellata: volò da Trieste a Roma con l'aereo blu di Letta

Dopo lo scandalo Boldrini, tocca alla Serracchiani: prese un volo di Stato per partecipare a Ballarò

È proprio un brutto vizio, quello della sinistra di scroccare i voli di Stato per farsi scorrazzare a destra e a manca. Un brutto vizio non solo perché marcatamente a danno del contribuente, ma anche perché sbattuto in faccia a tutti con l'imbarazzante sfrontatezza di chi sta sempre nel giusto. Dopo il viaggetto della presidente della Camera Laura Boldrini, che ha imbarcato il fidanzato nella delegazione governativa che ha volato fino in Sud Africa per partecipare alle esequie di Nelson Mandela, ecco un'altra donna della sinistra approfittare dei voli di Stato. Si tratta della governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

Come ricostruisce Libero, lo scorso 26 novembre la renziana avrebbe volato sull'aereo della presidenza del Consiglio da Trieste a Roma per arrivare in tempo all'appuntamento con Giovanni Floris. Cristian Sergo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha denunciato che, dopo aver partecipato a un vertice internazionale con il premier Enrico Letta, la presidente della Regione Fiuli-Venezia Giulia si è fiondata negli studi di Ballarò. Da Trieste a Roma, nel giro di poche ore. "La presidente alle ore 17.10 era ancora a Trieste - si legge nell'interrogazione presentata dal grillino - poco meno di quattro ore dopo, la Serracchiani si trovava già a Roma negli studi di Rai3 per partecipare alla trasmissione Ballarò in qualità di rappresentante del Pd. Mai di governatrice del Friuli Venezia Giulia". Colta con le mani nella marmellata, la Serracchiani ha ammesso: "Il 26 novembre scorso, seguendo una prassi consueta gestita dal Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il viaggio d'andata sono stata ospite del presidente Letta, con il quale ho proseguito i colloqui iniziati a Trieste. Del mio ritorno in Regione invece si è occupata la redazione di Ballarò".

A sinistra sembra che i voli di Stato siano diventati un must. Un viziaccio a cui non riescono proprio a rinunciare. Sul Falcon 900 che ha portato Letta da Roma al Sud Africa si sono accomodate almeno venti persone con annesso codazzo. Non c'erano infatti soltanto la Boldrini e il "fidanzato", il giornalista Vittorio Longhi (collaboratore di Repubblica.it e del quotidiano inglese The Guardian). C'erano pure il portavoce, il responsabile della comunicazione, la consigliera per le relazioni internazionali e la scorta. Tutti a rendere omaggio a Madiba. Eppure gli altri Paesi avevano mandato giusto i capi di Stato. Addirittura il premier israeliano Netanyahu aveva deciso all'ultimo di non andare visto il conto stellare della missione (un milione di euro). Italians do it better. Perché paga il contribuente. E non importa se la destinanzione sono i funerali di Mandela o la puntata di Ballarò. Il modus operandi è esattamente lo stesso: si vola a scrocco. "Che male c'è ad accettare un passaggio su un volo della presidenza del Consiglio? - ha chiesto la Serracchiani - è tutto in regola. È una prassi normale". Già, una pratica normale.

A sinistra.

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