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"È una testa su un corpo mostruoso". La stoccata di Santoro alla Schlein

Lo storico conduttore televisivo è durissimo contro il nuovo corso dem: "Schlein dovrebbe chiedere scusa per la gestione del Pd della Rai"

screen da DiMartedì / La7
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"È una testa su un corpo mostruoso". La stoccata di Santoro alla Schlein

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L’ora più buia e tragica del Partito democratico, come spesso accade a sinistra, si trasforma facilmente in una clamorosa farsa politica. L’appello della segretaria Elly Schlein a tutte le forze di opposizione per riunirsi il 7 febbraio davanti alla sede Rai è cabaret puro. La resistenza partigiana contro la presunta “Tele Meloni” è una parodia così scandente che perfino nel salotto della sinistra viene accantonata. Dopo il “no” secco degli “alleati” di Azione e Movimento pentastellato, ecco che arriva la stoccata da Michele Santoro che evidenzia la dissonanza tra le parole della Schlein e il disagio interno del suo partito.

Il noto giornalista con un passato anti-Berlusconi - interpellato per l’occasione da Giovanni Floris nel corso dell’ultima puntata di DiMartedì in onda su La7 – non utilizza tanti giri di parole per descrivere l’operato della giovane paladina dem. "Elly Schlein è una testa su un corpo mostruoso, lei vuole fare una cosa che non ho ancora capito e il partito vuole fare tutt'altro", spiega Santoro incalzato dalle domande del conduttore. E nel merito del sit-in per difendere il pluralismo dell’informazione, attaccato ovviamente dalle destre al governo nella logica di sinistra, Santoro è tranchant. “Se lei avesse veramente voluto fare una battaglia sull’informazione – evidenzia Santoro – per lo meno avrebbe dovuto mandare un invito a Travaglio o altri”. Questa battaglia – si chiede ironicamente – è una richiesta di spazio per lei?”.

I maliziosi, a ben vedere, potrebbero avere già una risposta pronta. Quella della Schlein è una richiesta disperata di spazio politico. Incastrata dal massimalismo grillino da un lato, più vicino alle sue istanze, e dal moderatismo cattolico dall’altra del suo Pd, la segretaria prova a creare battaglie comuni contro il “pericoloso” esecutivo d Giorgia Meloni. Risultato? I compagni dell’opposizione le danno buca e i giornalisti d’area sparano a palle incatenate per bocciare le sue proposte.

Sulla Rai, infatti, Santoro ha le idee molto chiare: “La Schlein – sentenzia - dovrebbe chiedere scusa a noi che facciamo informazione per quella che è stata la gestione del Pd della Rai. E solo dopo avere chiesto scusa dovrebbe parlare di sit-in". Tradotto: l’esatto opposto della narrazione comoda a sinistra. La solitudine politica di Elly viene confermata per l’ennesima volta.

La lotta contro la libertà di stampa, come se il governo avesse realmente messo un grosso bavaglio all’informazione, è l’ennesimo flop del nuovo corso Pd.

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