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"Uomo coraggioso, così mi disse del suo male". Meloni e il commovente addio ad Augello

Il toccante discorso del premier ai funerali del senatore Andrea Augello. "Sapeva ridere di tutto e farti ridere di tutto, non voleva compassione". Poi il lungo e straziante applauso al feretro

"Uomo coraggioso, così mi disse del suo male". Meloni e il commovente addio ad Augello

Un addio commosso, interrotto più volte dalle lacrime. Pronunciato nello straziante silenzio di una comunità stretta nel dolore. Giorgia Meloni quel discorso non avrebbe mai voluto pronunciarlo, per quanto difficile da articolare. Stamani nella basilica Santa Maria in Ara Coeli, a Roma, il premier ha salutato e omaggiato per l'ultima volta il senatore di Fratelli d'Italia Andrea Augello, scomparso lo scorso 28 aprile all'età di 62 anni. Una morte faticosa da accettare, la sua, soprattutto per chi lo aveva apprezzato e conosciuto per la sua appassionata militanza politica e poi in Parlamento, dal 2006 e fino all'attuale legislatura.

Il toccante addio del premier Meloni

Di quella passione, unita a una "spavalderia guascona" che lo distingueva, ha parlato la stessa Giorgia Meloni nel proprio discorso di commiato. "Non è cosa facile quella che Andrea ha voluto che facessi parlando qui, non solo perché gli volevo bene ma anche perché è difficile parlare a un uomo che detestava di essere compatito e credo che è la cosa che più ha sofferto", ha premesso la leader di Fratelli d'Italia, parlando di Augello come di "una persona che viveva come una responsabilità il suo essere al mondo".

"Credo che questa sia la cosa che più ha sofferto. Non il dolore, non la malattia ma il senso di responsabilità verso le persone che amava e per le quali era un punto di riferimento", ha affermato la leader di Fratelli d'Italia, ricordando il collega di partito davanti alla grande platea radunatasi per le esequie. Augello - ha proseguito Meloni - "diceva che la malattia era un tradimento verso le sue figlie. Ma chi sapeva che tipo di padre era non lo può considerare un traditore".

"Venne a dirmi del suo male"

Più volte il presidente del Consiglio ha interrotto il proprio ricordo, sopraffatta dalla commozione per la scomparsa di quello cha ha definito "un uomo coraggioso, spavaldo, di quella spavalderia guascona che riesce a strapparti un sorriso anche da avversario". Andrea Augello "sapeva ridere e far ridere di tutto", ha raccontato Meloni, lasciandosi andare a una toccante testimonianza sull'atteggiamento coraggioso e risoluto del collega, anche nei momenti più dolorosi. "Ricordo quando venne a dirmi del suo male, pensavo dovesse dirmi qualcosa sul prossimo appuntamento elettorale e io gli dissi: 'Dimmi Andrea, ho solo 20 minuti'. Lui mi guarda e senza muovere un muscolo dice: 'Sto morendo'. Io non riesco a dire niente. Allora lui mi dice: 'Dai, Giorgia, non fare così, pensa a me che devo dirti che devo morire in 20 minuti...'", ha riferito il premier.

"Nell'ultimo discorso pubblico che fece Andrea, letteralmente scappato dall'ospedale, disse: 'Da quanti anni combattiamo insieme ma sono i nostri anni, quelli della nostra vittoria e del nostro riscatto. Ma non dimenticatevi mai che le cose cambiano, arriveranno giorni amari e allora ricordatevi che abbiamo fatto la storia con S maiuscola. Siamo debitori a noi stessi, alla nostra storia e alla nostra schiena dritta'. Era un testamento e lui lo sapeva", ha aggiunto il capo del governo, aggiungendo poi un ultimo personale auspicio: "Saremo degni dei sacrifici che quella generazione ha fatto per consentirci di vivere questo tempo, delle aspettative che aveva e dei progetti che non ha potuto realizzare e che ora forse sono alla nostra portata. Ci saremo come ci sei stato tu Andrea per noi. E quando penseremo a te, useremo le stesse parole che hai usato per tuo fratello Tony, c'era una volta mio fratello".

La commozione di Giorgia Meloni

Al termine della celebrazione funebre, alla quale hanno preso parte i più alti rappresentanti del mondo politico, Meloni ha accompagnato il feretro al carro funebre, celando il proprio sguardo commosso dietro un paio di occhiali scuri. Poi, rimanendo in disparte quasi a volersi confondere tra la folla dei convenuti, si è unita al lungo appluso che ha salutato la bara al termine del rito. La leader di Fratelli d'Italia ha quindi ricordato il compianto senatore come "un punto di riferimento che era e che sarà sempre per tanta, tantissima gente". "Sapevi che potevi contare su di lui, sapevi che ci sarebbe stato sempre, ci abbiamo potuto contare fino alla fine", ha concluso.

Tra i partecipanti alle esequie, anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e quello degli Affari Regionali, Raffaele Fitto. E anche il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, il viceministro dell'economia, Maurizio Lei, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. "Voglio ringraziarvi per la straordinaria partecipazione, per l'affetto, la commozione, l'amore e la vicinanza di oggi e di questi giorni.

Andrea era un uomo sobrio e essenziale, non amava la retorica, le ritualità, però oggi sono sicura che se fosse qui sarebbe, anzi lui oggi è felice", ha affermato la moglie del senatore, nonché vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, ringraziando i presenti al funerale.

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