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"Vivremo in Eurafrica, unica maxi regione del pianeta". Gad Lerner vuole la resa all'invasione

Il giornalista del Fatto Quotidiano promuove la solita politica dei "porti aperti" e avverte il governo: "Dobbiamo abitaurci a vivere in Eurafrica"

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Lampedusa è al collasso. Nelle ultime trenta ore sono arrivate più di 7mila persone. La solidarietà europea, mai realmente praticata, si è definitivamente interrotta. Francia e Germania, per ragioni diverse, dicono “no” al meccanismo volontario di solidarietà. Tradotto: niente più ricollocamenti fino a data da destinarsi. Il vicepremier Matteo Salvini evoca un “piano” e parla esplicitamente di un “atto di guerra” contro l’Italia. L’emergenza è evidente a tutti meno uno: Gad Lerner. Il giornalista del Fatto quotidiano ha la soluzione in tasca. “Dobbiamo abituarci a vivere in Eurafrica – spiega Lerner – un’unica maxi-regione del pianeta”.

Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima? La soluzione all’immigrazione irregolare, secondo la logica di Lerner, è davanti ai nostri occhi: rinunciare a qualsiasi politica migratoria e abituarci all’idea di un unico continente euro-africano. E ancora: arrendersi alla solita politica aperturista della sinistra e chiudere un occhio, anzi due, su tutti i fallimenti che quella stessa politica ha collezionato negli ultimi anni. La drammatica situazione di Lampedusa, e non solo, è “la fotografia del nuovo continente in cui dobbiamo abituarci a vivere: L’Eurafrica”. Parola di Gad Lerner.

“Un’unica maxi regione del pianeta – continua l’editorialista del Fatto quotidiano – che mai più il piccolo mare Mediterraneo riuscirà a separare”. Le politiche migratorie volte a favorire una migrazione regolare, strettamente collegata al mercato del lavoro italiano, sono fumo negli occhi per Gad Lerner e il Fatto quotidiano.“Il fallimento delle politiche di contenimento – prova a chiarire Lerner – spinge i governi di Francia e Germani a rivalersi in una logica di scaricabarile sull’Italia”. E questo, anche a fronte degli ultimi dati, è vero. La conclusione del ragionamento, al contrario, fa acqua da tutte le parti. “Questi miserabili espedienti propagandistici– dice Lerner – appaiono sovrastati dalle catastrofi naturali”. Il destino dell’Italia, secondo Lerner, è già scritto: “Non potrà sopravvivere in futuro una vecchia Europa separata dalla giovane Africa”.

I numeri record e la tragica situazione nell’hotspot di Lampedusa, frutto di politiche migratorie sbagliate targate dem, secondo Lerner sono il normale corso della storia. “Se oggi Lampedusa è travolta – questo il succo del ragionamento del giornalista – ciò dipende dall’ostinazione con cui si è continuato a impedire un afflusso programmato dei migranti, fomentando l’illusione di poterli respingere”. L’accoglienza e le integrazioni dei migranti non sono altro, dice Lerner, che“un comparto strutturale delle nostre politiche di sviluppo”. Il problema, invece, è di segno diametralmente opposto.

L’immigrazione vista come un comparto dello sviluppo, senza una politica migratoria strutturale collegata al mercato del lavoro da un lato e senza un contrasto deciso all’immigrazione irregolare dall'altro, rimane una semplice e banale utopia.

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