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L'inventore del Gps che funziona anche quando non funziona

L'idea è nata alla Rinascente. Il sistema funziona dove il gps non può arrivare

L'inventore del Gps che funziona anche quando non funziona

L'idea è nata alla Rinascente di Milano, di fronte alla necessità di trovare al più presto un bagno nei sette piani del grande magazzino. Da lì, racconta Domenico Colucci (nella foto), 27 anni, pugliese e ingegnere informatico, si è sviluppata con un brevetto e con la fondazione di Nextome, start up con sede nel parco tecnologico di Valenzano, in provincia di Bari. La società ha creato un sistema di localizzazione che funziona dove il Gps non può arrivare. Il principio è basato su delle cellette «illuminate» da dispositivi che funzionano con la tecnologia bluetooth e che costano pochi euro l'uno. «Il nostro campo di azione sono i luoghi chiusi, i musei, le fiere, gli stabilimenti o anche le linee del metrò», spiega Colucci, socio insieme ad alcuni amici, tutti con esperienze di studio e lavoro in campo informatico.

Tra gli ultimi progetti conclusi uno per il metrò di Roma e uno per Vinitaly, la fiera enologica di Verona. «Il nostro sistema ha la precisione di un metro circa. Per questo siamo anche in grado di fornire un servizio in più, molto utile alle Fiere: statistiche accurate sul numero e la tipologia dei visitatori del singolo stand». L'interesse è stato subito alto. «Siamo stati bombardati di richieste dalle aziende, sia italiane che straniere», prosegue Colucci. Oltre ai riconoscimenti internazionali è arrivato anche un socio di peso, Marco Bicocchi Pichi, uno tra i più conosciuti «business angel» italiani (il business angel è un imprenditore che assiste le nuove aziende con un apporto di capitale e di consulenza). «Il nostro progetto ora è quello di allargarci e di creare sedi commerciali anche all'estero. Vorremmo però che la testa, la ricerca rimanessero in Puglia.

Vorremmo scommettere sul Sud».

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