Cronaca locale

Malessere urbano Alla stazione di Cadorna Alitalia sopravvive a sè stessa

La segnaletica indica ancora gli uffici di check-in che sono stati chiusi in febbraio. Seguendo le frecce si arriva al primo piano, e si è accolti dalla desolazione di uno stanzone vuoto. Le Ferrovie Nord: «Una dimenticanza»

A che cosa serve la segnaletica? A segnalare, of course. Una freccia indica, il cittadino va. Sulla fiducia. Ma fate una prova alla stazione di Milano Cadorna, Ferrovie Nord, da dove parte il treno che porta all'aeroporto di Malpensa. Nell'atrio della stazione è ben visibile un'indicazione: «Soppalco-level one: Alitalia». Ci sono anche «cappella, fast food e caffetteria». La freccetta non induce a equivoci. Così si arriva all'ascensore, sul quale spicca la scritta: 1º piano, Alitalia check-in, qui c'è anche il logo tricolore. Arrivati al primo piano, invece, una porta sprangata: dai vetri - sui quali si legge ancora la vetrofania dell'ex compagnia di bandiera - si può assistere alla desolazione di uno stanzione vuoto e polveroso. Al bar chiediamo: «Da quanto tempo è chiuso il ceck-in Alitalia?». «Da quando la compagnia è defunta» è la risposta del ragazzo al bancone. Traduzione: da quando ha deciso di ridimensionare la sua presenza a Malpensa. Dei pochi passeggeri di Alitalia alcuni sono sicuramente tratti in inganno dalla segnaletica ormai sbagliata. Ma a chi spetta cancellare le scritte? Forse non all'inquilino, che se n'è andato con i suoi cartoni e con le pive nel sacco; piuttosto, all'amministratore del condominio, ovvero alle Ferrovie Nord che gestiscono la stazione di Cadorna. Queste ultime cadono dalle nuvole, ammettono la svista e promettono che provvederanno: la chiusura di Alitalia, precisano, risale a febbraio. In fondo, sono solo cinque mesi... Intanto, nella vecchia biglietteria al piano terra è possibile effettuare il telecheck-in per chi viaggia con Easyjet, Eurofly, Lufthansa e Neos.

Il viaggiatore è informato da un foglietto stampato con il pc e appiccicato al banco con lo scotch.

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