Cronache

Manifesti blasfemi su Gesù e Maria a Roma

Manifesti choc a Roma su Gesù Cristo e Maria. Protesta Fratelli d'Italia, ma non si conoscono gli autori del gesto

Manifesti blasfemi su Gesù e Maria a Roma

Manifesti blasfemi a Roma. Sulle pensiline Atac della capitale d'Italia, infatti, questa mattina sono apparse delle pubblicità che ritraggono un Gesù "pedofilo" - con tanto di erezione - e Maria "Immacolata concezione... in vitro", incinta grazie all'utero in affitto (guarda le foto).

Non è il primo caso di iniziative choc avvenute dentro i confini della capitale. Resta da capire chi li ha affissi e soprattutto, il perché.

Fatto sta che ne è scaturita un'immediata protesta: "Le pubblicità apparse oggi su alcune pensiline gestite dall'azienda dei trasporti romani risultano altamente offensive verso milioni di persone e risultano di stampo completamente blasfemo", ha dichiarato Maurizio Politi, consigliere di Fdi-An nell'Assemblea Capitolina, che ha aggiunto: "L'idea che Atac abbia potuto avallare tale forme promozionali, se confermata, dovrebbe portare all'allontanamento immediato dei responsabili. Stiamo predisponendo un'interrogazione all'Assessore Meleo per sapere se fosse a conoscenza di tale situazione e soprattutto se intenda prendere immediati provvedimenti disciplinari, oltre alla rimozione dei manifesti. È inaccettabile che nella Capitale d'Italia e della Cristianità vengano consentite tale azioni, al solo fine di incassare proventi pubblicitari", conclude.

Un'altra presa di posizione arriva sempre dal partito guidato da Giorgia Meloni. Una nota in merito, infatti, è stata pubblicata da Federico Iadicicco, responsabile del dipartimento "vita e famiglia" di Fdi: "Sembrerebbe che gli spazi pubblicitari delle banchine Atac a Roma siano stati usati per un'iniziativa volgare ed offensiva il cui senso sfugge alla ragione umana. Manifesti dal discutibile risvolto politico e soprattutto dall'ignobile contenuto blasfemo che offende non solo i cristiani ma Roma, i romani e l'intera umanità intelligente!".

Una vicenda che farà discutere i cittadini romani ma non solo. Guerriglia marketing o provocazione? Dal canto suo Atac si dichiara totalmente estranea alla vicenda: "Si tratta ovviamente di un atto vandalico", dicono dalla municipalizzata, "Nessuna autorizzazione è stata concessa da Atac, né del resto poteva essere concessa da Atac trattandosi di spazi nella piena disponibilità, in base ad un contratto vigente da molti anni, della società Clear Channel.

La stessa società Clear Channel ha già provveduto a presentare denuncia all'autorità giudiziaria mentre tutte le unità in cui sono risultate presente tali scritte blasfeme sono state oscurate , fotografate per prova e rimosse".

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