Meteo e clima

"Grandine e vento estremo": allerta per il ciclone Circe a Milano

Il ciclone Circe farà il proprio ingresso sull'Italia provocando intenso maltempo soprattutto nella giornata di venerdì: ecco cosa può succedere a Milano e al Nord e tutti i consigli per non farsi trovare impreparati

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Sta scendendo di gran carriera dal Nord Europa e le condizioni meteorologiche stanno iniziando a cambiare: le regioni settentrionali sperimentano nubi e un rinforzo della ventilazione ma il clou del peggioramento con il ciclone Circe deve ancora arrivare. Le parole che l'esperto Lorenzo Tedici, meteorologo de Ilmeteo.it, ha detto al Giornale.it nelle ultime ore trovano conferma anche nelle mappe odierne: attenzione ai forti acquazzoni, nubifragi, temporali e grandinate che colpiranno il Nord con la città di Milano osservata speciale dopo i fatti accaduti nelle ultime settimane.

Gli effetti del ciclone

Tra oggi e sabato, quindi, massima attenzione in quell'area d'Italia che subirà gli effetti peggiori: l'esperto Paolo Capizzi, tenente colonnello del servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, ha spiegato al Corriere che si rischiano fenomeni estremi, oltre che sulla Lombardia e il suo capoluogo Milano, anche su Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna. Su tutte queste regioni, oltre al crollo termico che avverrà repentinamente (10-12°C in meno) bisognerà prestare attenzione a forti nubifragi e potenziali trombe d'aria su un territorio che è stato già provato dai fenomeni eccezionali del mese di luglio.

Giornata da monitorare sarà soprattutto domani, venerdì 4 agosto, quando "è prevista la formazione di una cella intensa — un temporale che ruota su se stesso come un tornado come quello visto giorni fa a Milano, che torna in allerta, e dintorni — in Emilia che si estenderà tra Mantova e Milano con venti forti e possibili grandinate" anche in Veneto e sulla Versilia ha spiegato il tenente colonnello. Un peggioramento tanto intenso quanto veloce, per fortuna, visto che dalla giornata di sabato al Nord tornerà gradualmente il bel tempo e i valori massimi tenderanno ad aumentare.

Cosa fare in caso di fenomeni estremi

Quando si crea il mix tra aria calda preesistente e quella fredda in discesa dal Nord Europa, i marcati contrasti non possono che creare intenso maltempo esaltato anche dai mari molto caldi che in questo periodo dell'anno raggiungono le temperature più elevate. Ecco che davanti a un rinforzo del vento, ad esempio, o peggio ancora di fronte a trombe d'aria e tornadi vanno chiuse "porte e finestre restandone lontani perché possono esplodere lanciando schegge di vetro", ha spiegato Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. Invece, qualora di dovessero verificare nubifragi o alluvioni vietato sostare nei sottopassi, nei seminterrati e, chi si trova all'aperto, dovrà stare lontano da ponti e argini dei fiumi. Con i fulmini, invece, allontanarsi subito da "pali della luce, tralicci, alberi, specie se isolati" che attirano le scariche elettrich.

La tecnologia, poi, ci viene ormai in aiuto: sono numerose le app meteo che si possono consultare in tempo reale sui propri smartphone con gli aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni meteo nella zona in cui ci troviamo.

Chi ha un minimo di dimestichezza (ma anche per i neofiti) il radar è uno strumento utile per vedere se un groppo temporalesco o un fronte di intenso maltempo si sta per avvicinare alla nostra zona.

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