Cronaca locale

Miart, l'arte moderna e contemporanea a Fieramilanocity

Rassegna internazionale dal 26 al 29 marzo. Durante la quattro-giorni di inizio primavera sarà possibile ammirare opere di artisti come Picasso, Chagall, Burri, Severini, Marini

Miart, l'arte moderna 
e contemporanea 
a Fieramilanocity

Al via il 26 marzo la quindicesima edizione di MiArt, Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano nei padiglioni cittadini di fieramilanocity. «MiArt ha la forza di affermarsi in una posizione leader - afferma Michele Perini, Presidente di Fiera Milano Spa - soprattutto perchè è a Milano, capitale del mercato italiano dell’arte, fra le prime tre città al mondo per volume di affari, dove si concentrano il maggior numero di gallerie e di collezionisti, che si realizza l’80 per cento del business artistico italiano. L’obiettivo della manifestazione è raggiungere i massimi livelli qualitativi, perchè è questo che ci chiedono gli operatori, galleristi e collezionisti in primis. Il lavoro fin qui fatto e i risultati ottenuti lo scorso anno, con un volume di affari attestato sugli oltre 8 milioni di euro, provano la validità della linea intrapresa e del dialogo costruttivo avviato con gli operatori». Puntare sulla qualità ha fatto sì che anche nel 2010 importantissime gallerie abbiano scelto MiArt come la fiera italiana più strategica per il loro business.

Nei quattro giorni di mostra MiArt offre l’occasione di ammirare opere importantissime dell’arte italiana e internazionale: Campigli, De Pisis, Warhol, Boetti, Chagall, Depero, Balla, Picasso, Fontana, De Chirico, Marini, Mirò, Schneider, Dorazio, Morandi, Sironi, Burri, Severini, Ernst, Carrà, Kounellis, Baj, Vermi, Savinio, Vedova, Rotella, Schifano, Pistoletto, Paladino, Alviani, Basilico fino alla nuova generazione di artisti quali Perrone, Maloberti, Vitone, Pivi, Bonvicini, Cecchetti, Paci, Vedovamazzei, Guerresi e numerosi altri. Opere di grande valore non solo simbolico, ma anche economico, oggetto di interesse non solo come bene rifugio ma anche di investimento sicuro.

Fra le novità c’è il catalogo, la cui curatela è stata affidata a Giorgio Verzotti. Non più solo una guida alla fiera: l’edizione 2010 del catalogo MiArt conterrà il primo di una serie di saggi che intende fare la storia delle gallerie italiane, o se si vuole, la storia dell’arte italiana attraverso le sue gallerie. Il progetto completo si articolerà in più interventi critici, ciascuno dedicato a un periodo storico e a un tema, e coprirà l’attività delle gallerie italiane dagli albori delle avanguardie storiche fino ad oggi, per più di un secolo di lavoro nel mercato dell’arte. Il primo saggio, stilato da Giorgio Verzotti, ripercorre gli anni delle neoavanguardie, vale a dire il periodo che va grosso modo dal 1967 al 1977, l’epoca delle sperimentazioni, dello sconfinamento, del tentativo di mescolare l’arte alla vita. Il saggio prende in esame, come un elemento di verifica, il lavoro svolto dalle gallerie italiane a sostegno delle tendenze allora più radicali (Arte Povera in primis, ma anche Body Art, Pittura Analitica…), e altri protagonisti non assegnabili a poetiche di gruppo, ma altrettanto interessanti per disegnare le sorti dell’arte italiana. Un vero e proprio libro d’arte, dunque, corredato in più da bellissime immagini di Armin Linke realizzate in esclusiva per MiArt. Le foto dell’artista caratterizzeranno anche tutta la campagna promozionale di questa edizione di MiArt (Gabriele Basilico invece era stato il protagonista con le sue foto dell’edizione 2009).

Milovan Farronato curerà De Arte Disputatio, incontri vis a vis, convegni, tavole rotonde, performance e interviste articolate in 4 sezioni tematiche che si rincorrono in 3 giornate dedicate ciascuna all’approfondimento di un tema specifico.

Quattro le sezioni tematiche: Eorum Vox (parola ai collezionisti), un ciclo di doppie interviste dedicate a delineare il collezionismo d'oggi e il profilo eteroclita dei collezionisti, il loro punto di vista e le loro metodologie operative; Libera opinione expositio, serie di tavole rotonde finalizzate a mettere in evidenza le nuove prospettive culturali delle istituzioni più importanti in Italia e a evidenziare l'importanza paritetica delle libere iniziative no-profit, dei nuovi spazi indipendenti operativi sul territorio; Inter artem et elegantiam peregrinationes, divagazioni tra arte e moda: artisti e fashion designer a confronto per evidenziare possibilità di nuove sinergie e confronti. Interludium fulminei interventi artistici ad hoc con il compito di precedere o concludere, coronare o antecedere gli incontri in programma curati e realizzati in collaborazione con alcuni artisti che animano le dinamiche alternative e sperimentali degli "Artist Run Space" attivi a Milano.

Premio Acacia per la prima volta, il vincitore del Premio ACACIA, dedicato ad un artista contemporaneo emergente, verrà annunciato nella conferenza stampa di apertura della fiera. La mostra INVITO, a lui dedicata e ospitata nella residenza privata di un collezionista, verrà aperta a collezionisti, giornalisti ed operatori del settore, per creare una sinergia con la fiera e il suo pubblico e dare all’artista premiato una ribalta internazionale. L’idea è quella di puntare i riflettori sull’eccellenza italiana, gratificando con un contributo di 15.000 euro il cammino creativo di giovani artisti che sempre più frequentemente conquistano la scena artistica straniera, prima di quella italiana. Altra iniziativa speciale è il Premio Rotary Club Milano Brera per l’arte contemporanea e i giovani artisti, che consiste nella selezione della migliore opera di un artista under 30 scelto dalla giuria durante i giorni di fiera tra gli artisti presentati dalle gallerie. L’opera sarà poi donata al costituendo Museo di Arte Contemporanea.

Fuori Fiera Per gli eventi speciali fuori fiera, invece, dopo il grande successo della mostra di Vanessa Beecroft, MiArt e l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dal 13 al 31 marzo 2010 presentano al PAC la mostra "IBRIDO, Genetica delle forme d’arte", a cura di Giacinto di Pietrantonio e Francesco Garutti. "Ibrido" non sarà una semplice esposizione di opere d’arte, ma uno spazio complesso fatto di video, istallazioni, pitture, disegni, film, fotografie, oggetti, riviste, libri, musica, performances, conferenze... una sorta di opera d’arte totale, come totale, mutante e non totalitario è il mondo in cui viviamo. La mostra parte dai padri storici di tali mutamenti, come Joseph Beuys e Michelangelo Pistoletto per le tematiche dell’ecologia ambientale, Giulio Paolini per le dinamiche concettuali; e ancora dalla trasformazione degli spazi abitativi tra architettura e design rintracciabile nell’eredità modernista dei gruppi cinetici di artisti transitivi come Getulio Alviani, senza trascurare Alessandro Mendini sul versante della postmodernità e le esperienze radicali di Gianni Pettena. La mostra attraversa le ricerche di artisti delle generazioni successive fino ad arrivare ai nostri giorni, con D.Silver, S.Xhafa, J.Wolfson, O.Breuning, M.Nelson, L.Hempel, T.Rollins, G.Matteucci, G.Kuri, D.Hirst, R.Hamilton, Y.Morimura, A.Garutti, A.Pessoli, R.J.Galindo, V.Carrubba, O.Eliasson, N.Solakov, M.Rubbi, P.Tuttofuoco, K.Smith, M.Nigro, F.Arena, L.Vitone, P.Parreno, R.Tiravanija, Gilbert&George, C.Avery, Vedovamazzei, E.Pong, F.Barocco, M.Merz, M.Cantor, J.Fabre, P.Uklanski, S.Tolone, P.Roccasalva, A.Orozco, F.Gennari, C.Levi, L.Presicce, J.Armleder, O.Kulik, S. Claydon, R.Beretta, M.Cattelan, L.Hempel, R.Cuoghi, C. Höller, M. Cingolani, L.Castro & O. Olafsson, T.

Houseago.

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