Cronaca locale

Milano, città "fuori corso". Per gli studenti costa troppo

Il 77 per cento degli iscritti alla Bicocca sogna un alloggio ma per il 45% gli affitti sono troppo alti: 660 euro in media

Milano, città "fuori corso". Per gli studenti costa troppo

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Un'abitazione vicina alla sede del corso di studio, preferibilmente a Milano, ma a costi più accessibili. Questo il sogno del 77,5% degli studenti, a fronte del 45% degli universitari in affitto privato che ritiene l'opzione della stanza a Milano troppo onerosa. Le esigenze abitative degli iscritti sono state fotografate dall'indagine dell'Università Milano-Bicocca, presentata ieri al seminario «L'emergenza abitativa degli studenti milanesi: dialogo tra Università, studenti e territorio».

La ricerca è stata condotta dal gruppo di ricerca del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale coordinato da Silvia Mugnano e composto da Igor Costarelli, Fabio Gaspani, Carola Giannotti Mura e Riccardo Ramello. Si tratta della prima indagine che offre un quadro della condizione abitativa e dei fabbisogni degli studenti di Milano -Bicocca, attraverso l'analisi di dati raccolti con un questionario - proposto tra luglio e ottobre 2023 - a cui hanno risposto 19.401 studentesse e studenti, pari al 52% della popolazione studentesca dell'Ateneo, per il 59,5% iscritti ad anni successivi al primo.

Volendo tracciare l'identikit di chi abita in affitto: per il 58% è italiano, per il 42% proviene da un paese extra-UE, è iscritto a un corso di laurea triennale (53%), il 21% alla magistrale. Paga in media 660 euro al mese. La maggior parte del campione (47,5%) ha la residenza anagrafica in una provincia lombarda, ma Milano resta la meta preferita, come dichiara il 77,5% dei partecipanti. Tra chi vorrebbe cambiare situazione abitativa, circa il 30% indica il comfort carente, il 16% sottolinea il costo eccessivo dell'affitto. Tra coloro che vorrebbero cambiare zona, la principale ragione è la scomodità rispetto alla sede dei corsi (68,9%).

Altro dato significativo emerso dall'indagine è il numero ancora esiguo degli studenti che vivono in residenze universitarie: costituiscono il 6,3% dei partecipanti in possesso dei requisiti economici minimi per l'accesso agli alloggi universitari coperti dal Diritto allo Studio immatricolati al primo anno. Il 55% degli studenti che vive in affitto non ha i requisiti per accedervi. Il questionario, infine, si è focalizzato sulle esigenze degli studenti rispetto all'implementazione di un servizio di supporto all'abitare dell'ateneo. Quasi il 60% dei partecipanti ha sottolineato l'estrema importanza di un tale servizio e per la metà di loro (50,8%) questo dovrebbe mediare tra domanda e offerta del mercato privato. Senza dimenticare l'implementazione delle residenze universitarie, come sottolinea il 40% degli studenti.

«Agevolare il diritto alla studio è un compito primario che un ateneo attento alle esigenze dei suoi studenti deve perseguire ha detto la rettrice di Milano Bicocca Giovanna Iannantuoni .

Quest'indagine ha sottolineato con chiarezza che per far questo si rende necessaria una forte alleanza tra università, enti locali, regioni e governo».

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