Cronaca locale

Milano torna Mediolanum

«A Milano ogni cosa è degna di ammirazione. Le sue costruzioni appaiono una più imponente dell'altra, come fra sé rivali, e non ne intacca la grandezza nemmeno la vicinanza di Roma». Con queste parole Decimo Magno Ausonio, nel suo Ordo urbium nobilium (Elenco delle città illustri) descrive Mediolanum negli anni tra il 380 ed il 390 d. C., poco prima che la città perdesse la dignità di capitale dell'Impero, mantenuta per oltre un secolo, dal 286 al 402.
Una lode che occupa undici esametri, il cui testo completo - sono in pochi, anche tra i milanesi doc, a saperlo - si può leggere inciso su due epigrafi in pieno centro: una nel primo cortile del Castello Sforzesco, all'ingresso del Museo d'Arte antica, la seconda nella vicina piazza Mercanti, sopra l'arco che conduce in via Orefici, accanto alla statua del poeta. L'autore della Mosella, colpito dalla magnificenza e dallo splendore della città, ricorda non solo i suoi monumenti ma anche gli edifici privati e gli abitanti, accostando la città a metropoli del calibro di Roma, Costantinopoli, Atene, Antiochia, Alessandria, Treviri.
Un'eco antica che sarà possibile riascoltare domani, grazie a «Una città magnifica. Voci del passato raccontano Mediolanum», iniziativa promossa dal Museo Archeologico della città e curata da Aster. Attraverso le parole di Ausonio e di altri storici e poeti dell'epoca, si potranno rivivere le vicende della Milano romana, tra storia e leggenda. La parabola di Milano come sede imperiale risale al tempo di Diocleziano, che vi insediò l'Augusto d'Occidente Massimiano. Proprio a quest'ultimo si deve la grande espansione cittadina, a partire dall'ampliamento della cinta muraria che, con i suoi 4.500 metri di lunghezza, arrivò ad abbracciare oltre 100 ettari di superficie. Nel tardo impero la città fu poi arricchita da numerose costruzioni, come la basilica Palatina (poi chiesa di San Lorenzo), i palazzi imperiali (presso il Carrobbio), diversi edifici termali e un anfiteatro, i cui resti sono oggi visibili in via Arena, che per dimensioni era secondo solo al Colosseo e all'ovale di Capua; mentre fuori le mura sorgevano le prime basiliche cristiane. L'incontro prevede una visita guidata alla sezione di Milano antica e ai resti monumentali del circo (vasto complesso di 505 per 80 metri, voluto anch'esso da Massimiano) e delle mura, conservati nel chiostro del Museo Archeologico, in un viaggio ideale tra lo splendore della corte imperiale e la quotidianità dei milanesi dell'epoca. Il tutto all'insegna dell'interdisciplinarietà, secondo una formula che va prendendo sempre più piede in questo genere di iniziative: il percorso, guidato dalle archeologhe Angela Cerutti e Michela Bertolini, sarà accompagnato dall'attore Lorenzo Lutteri e dal musicista Giacomo Lalli, che rievocheranno le voci di autori come Plutarco, Orazio e Isidoro di Siviglia.
Le visite si susseguiranno di ora in ora a cominciare dalle 19, fino alle 23. Il biglietto costa 10 euro, con obbligo di prenotazione.
Info: 02.

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