Cronaca locale

28enne sfregiato con l'acido: "Ho paura che mi cerchi ancora"

La responsabile dell'aggressione, Tamara Masia, è stata rintracciata a Genova, la sua posizione si aggrava: avrebbe inferto un danno permanente al viso di Daniele Polacci

28enne sfregiato con l'acido: "Ho paura che mi cerchi ancora"

Daniele Polacci, il ragazzo di 28 anni originario di Pavullo nel Frignano (Modena) aggredito con l'acido da una 43enne di nome Tamara Masia, ha dichiarato di avere paura. Il giovane teme che prima o poi la sua aguzzina possa tornare a minacciarlo. Il giovane ha detto che quella donna gli appariva strana, non le piaceva, Proprio per questo motivo aveva deciso di interrompere qualsiasi rapporto con lei. In tutto c'erano stati tre, massimo quattro incontri tra i due, a partire dallo scorso 18 dicembre, giorno in cui si erano conosciuti via web. Il ragazzo, seppur originario dell'Emilia-Romagna, frequenta Milano dove lavora in qualità di barista.

Daniele è stato aggredito da Tamara prima con uno spray. In seguito, la 43enne ha estratto una bottiglia, gettando il liquido in essa contenuto sulla faccia del giovane, deturpandogli seriamente il viso. L'episodio si è verificato in via Gae Aulenti. La donna, originaria di Vercelli, è stata infine rintracciata dai carabinieri a Genova. Il fermo per Masia è giunto in data 5 gennaio 2020 alle 3:00 di notte. Le accuse nei suoi confronti sono abbastanza pesanti: stalking e lesioni aggravate e deformazione permanente del viso. Tamara Masia al momento si trova in carcere a Genova. La donna è stata rintracciata dai militari mentre prelevava dei soldi da un postamat.

Aggredito con l'acido, Daniele Polacci è ancora scosso

Daniele Polacci, il 28enne aggredito con l'acido in via Gae Aulenti, è ancora scosso per quanto avvenuto. La colpevole è Tamara Masia, donna di 43 anni conosciuta da Daniele su un sito di incontri. Il ragazzo ha riportato ustioni al volto. Il 28enne ha riferito agli inquirenti: "Era strana, ho cercato di interrompere gli incontri. Mi chiedeva sempre perché facessi qualsiasi cosa, poche ore dopo non la sopportavo più". Tamara aveva instaurato un rapporto morboso con Daniele, tempestandolo di telefonate, fino all'aggressione con spray e acido.

Quel giorno, la donna si era presentata con occhiali scuri, giaccone nero e cappuccio di una felpa in testa per rendersi irriconoscibile. Si era piazzata sulle scale all'ingresso di piazza Aulenti. Sapeva che avrebbe trovato in quel momento il giovane, uscito di casa per andare a lavorare. Daniele era riuscito a riconoscerla nonostante il camuffamento, colto dalla paura è scappato rifugiandosi in un negozio di orologi. Tamara l'ha però inseguito e, chiamandolo, gli ha spruzzato, una volta voltatosi, prima lo spray, per poi versargli l'acido contenuto in una bottiglia che nascondeva sotto la giacca assieme ad un coltello. Daniele ha raccontato a Repubblica: "Ho mezza faccia corrosa. Soffro d'ansia e ho paura che mi venga a cercare.

Noi uomini ci sentiamo di solito tranquilli, invece raccomanderei a tutti di stare più attenti e di non fidarsi della prima persona che capita".

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