Cronaca locale

Adesso il genovese Grillo vuole aprire il derby sulle vie

Il leader M5S dice no a Craxi e chiede una strada per Fo Forza Italia: «Lasci stare, il Nobel aiutava i terroristi»

Petizioni on line pro e contro l'intitolazione di una via a Bettino Craxi. L'invito del sindaco Beppe Sala ad aprire un dibattito sulla targa all'ex leader socialista, richiesta a lungo da Stefania, presidente della fondazione intitolata al padre morto ad Hammamet il 19 gennaio di diciassette anni fa, e dal centrodestra che ha già depositato due mozioni in consiglio comunale, è stato subito raccolto dai cittadini. Firme a favore e contro la riabilitazione politica di Craxi. Non se ne discuterà già oggi in aula: il Pd ha una riunione fissata anche su questo tema nel primo pomeriggio e una delle mozioni (quella depositata venerdì scorso dal capogruppo di Milano Popolare Matteo Forte) è all'ordine del giorno della seduta, ma come ottavo argomento. E neanche Forza Italia, che ha firmato il testo dell'altra mozione fotocopia vuole forzare i tempi: prima di portare la proposta ella via in aula vuole costruire un consenso trasversale. Si butta nella mischia il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, e tenta un derby tra Craxi e il premio Nobel Dario Fo che dopo lunga militanza nella sinistra radicale, dal 2013 fino alla sua scomparsa (lo scorso 13 ottobre) ha sostenuto i grillini. «#UnaViaPerDarioFo a Milano, Craxi lasciamolo ad Hammamet» è il titolo del post firmato dal consigliere lombardo M5S Stefano Buffagni, rilanciato sia dal blog di Grillo che direttamente dal leader sul suo account Twitter.

«Intitolare una via di Milano a Craxi, l'uomo simbolo di Tangentopoli, condannato per corruzione, scappato ad Hammamet in Tunisia per non finire in carcere, è un insulto ai milanesi, alla città e al suo futuro - sostiene il post -. Dedicare una via a una persona serve per preservarne la memoria, valorizzarne le gesta, ricordare quel che la persona ha fatto di bene per la città o per il Paese affinchè sia da esempio e guida per le generazioni future. Milano non ha bisogno di continuare nel solco della corruzione e delle tangenti (non vi sono bastati Expo e lo scandalo della Fiera?), ma di risplendere e investire nella cultura e nella conoscenza». Bisogna «prendere come esempio i personaggi che hanno scritto pagine luminose della storia della nostra città. Dario Fo, premio Nobel per la letteratura e grande artista che ha dato lustro alla città di Milano è l'uomo a cui dovremmo dedicare una via. Un uomo di cui i milanesi sono fieri e orgogliosi». L'europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu non perde tempo e rinfresca la memoria a Grillo: «Gli andrebbe ricordato che Fo soleva aiutare i terroristi. E che grazie a lui il carnefice dei Fratelli Mattei si sollazza sulle spiagge brasiliane. Inoltre, sempre allo smemorato Genovese, va ricordato che Craxi ha guidato l'Italia nel periodo più prospero e produttivo dal Boom economico ai giorni nostri. Inoltre i Milanesi, popolo fiero e dignitoso, tutto aspettano fuorché la sua opinione da guitto fallito per decidere a chi intitolare le loro vie».

ChiCa

Commenti