Cronaca locale

Albero di Natale a fuoco: "È sfida alle istituzioni". Ma Corvetto reagisce

Vandalizzato l'abete dedicato alla legalità. La Zona protesta, sit-in dei cittadini infuriati

Albero di Natale a fuoco: "È sfida alle istituzioni". Ma Corvetto reagisce

Abbattuto e poi dato alle fiamme. L’albero di Natale di Zona 4, in piazzale Ferrara, era stato allestito dal Municipio insieme all’Associazione dei poliziotti ed è stato dedicato alle «vittime del dovere», agenti o magistrati morti nell’espletamento del loro servizio, uccisi dal terrorismo o della mafia. L’altra notte è stato vandalizzato. Lo hanno buttato per terra, le foto delle vittime della criminalità organizzata sono state strappate. Poi hanno tentato di bruciarlo, senza riuscirci. L'albero è ancora lì, malconcio ma rimesso in piedi. Il gesto resta, gravissimo. Non solo un atto vandalico ma una vera e propria sfida alle istituzioni, con un precedente inquietante: l'anno scorso l'albero fu completamente bruciato, sempre in piazza Ferrara, area critica di un quartiere difficile, dove proliferano spaccio, traffici illeciti e microcriminalità.

Il 1° gennaio 2017 il presidente di Zona Paolo Bassi parlò «di un gesto pianificato e inquietante». Oggi, parlando di un «fatto grave», chiama in causa il sindaco Beppe Sala, «al quale - dice - ho più volte rivolto un appello affinché condanni e chieda lo sgombero delle occupazioni abusive dei cosiddetti centri sociali». Bassi scrive che l'albero «è stato vandalizzato da un gruppo di ragazzi che sembrerebbero appartenere a una delle okkupazioni politiche del quartiere». «Qualcuno li ha ripresi - spiega - foto e filmati sono stati acquisiti dal mio assessore Carmine Abagnale che li ha subito trasmessi alla Polizia. Lasciamo a loro fare le indagini e stabilire le responsabilità, come è giusto che sia».

«Comunque - conclude il presidente - possono pure colpire l'oggetto, ma non scalfiscono l'idea. Se a qualcuno dà fastidio che in una piazza difficile come questa vengano messi dei simboli di legalità, si metta il cuore in pace. Continueremo a farlo».

Anche il presidente del Consiglio municipale Oscar Strano guarda a Palazzo Marino: «Sono contento che il sindaco gioisca del bel risultato del capodanno in Duomo, ma altri segnali, quelli delle periferie, sono preoccupanti. Il 2018 si apre con l'auspicio di una maggior attenzione per questi segnali preoccupanti». I residenti intanto sono sempre più preoccupati e arrabbiati, tanto da aver deciso di scendere in piazza per protesta. Nel quartiere, gli episodi preoccupanti si moltiplicano a anche per questo i comitati di quartiere, come il «Mazzini» (composto in gran parte da normalissimi cittadini, per esempio le mamme dei bambini che frequentano le scuole della zona) il 4 gennaio alle 19 manifesteranno proprio in piazzale Ferrara. «Finora il Comune è stato totalmente assente» dice il vice capogruppo comunale di Fi Alessandro De Chirico, che parla di «sfida contro le istituzioni» e attacca: «L'assessore Rozza in passato ha addirittura minimizzato certi gravi fatti, ad esempio quando fu dato alle fiamme il bar dell'esercente cinese. Oggi serve una risposta ferma e decisa. Non solo pretendendo maggiori controlli da parte di Polizia e altre forze dell'ordine. È necessario che con Aler e con il supporto dei comitati di cittadini perbene si aprano presidi di socialità per costruire una forte rete di contrasto ad abusivi e delinquenti.

Al primo punto degli obiettivi del 2018 prefetto e questore mettano gli sgomberi, rivedendo il protocollo d'intervento per ripristinare l'ordine nelle periferie milanesi».

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