Cronaca locale

Aler, pochi gli alloggi per le forze dell'ordine

Coro dal centrodestra: "Assegnarne molte di più per limitare degrado e criminalità"

Aler, pochi gli alloggi per le forze dell'ordine

Sono 359 gli alloggi di proprietà Aler Milano assegnati a membri delle Forze dell'Ordine. E sembrano pochi visto che sono distribuiti tra la città e i Comuni della Provincia dove l'azienda possiede 77mila appartamenti, di cui 3600 occupati abusivamente. Una goccia nel mare dunque, tra l'altro molto sparpagliata: «I quartieri con la maggiore concentrazione di questa tipologia abitativa - fanno sapere da Aler - sono: Alzaia Pavese, Molise Calvairate, Comasina, Forlanini, Gallaratese, Gratosoglio, Lulli, Mac Mahon, Corvetto, Niguarda, San Siro, San Dionigi, Villapizzone e Vittoria». Ben 14 zone diverse con una media di 25 case per quartiere. Senza dubbio un inizio, ma oggettivamente una presenza ancora risicata nei numeri. Secondo la riforma del 2016, sostenuta fortemente dal presidente Angelo Sala, la quota di alloggi dedicata ai membri delle forze dell'ordine dovrebbe arrivare al 10 per cento del totale. Ma per ora sembra un obbiettivo lontano che però ha il sostegno di diverse parti politiche: «Per recuperare quartieri in mano ad abusivi e malavita, come San Siro, l'assegnazione di case agli agenti di Forze dell'Ordine è un primo passo importante - afferma Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia - Oltre al segnale di legalità, è anche un segnale di attenzione a ragazzi e ragazze che con stipendi da 1.000 al mese devono rivolgersi al mercato privato dell'hinterland per avere un affitto sostenibile dalle loro finanze. Spero che presto la nuova legge regionale per le assegnazioni venga applicata e che vengano effettuati sgomberi di massa andando oltre l'attuale protocollo». I numeri ancora bassi però preoccupano l'europarlamentare azzurro Stefano Maullu: «È un segnale negativo rispetto ad una gestione delle case popolari che continua ad essere squilibrata, generando così vere e proprie sacche di «disintegrazione» e disordine. Una quota così bassa riservata alle Forze dell'Ordine non rispetta inoltre la quota del 10% che sulla carta era stata pensata proprio per loro e in questo modo, in concreto, viene meno quell'effetto deterrente su fenomeni di delinquenza e abusivismo di cui troppo spesso parlano le cronache». Anche da Fratelli d'Italia si appoggia l'idea di assegnazioni più ampie: «Bene l'assegnazione delle case alle forze dell'ordine in modo tale che queste possano essere un valido baluardo dello Stato in tali posti che - dice il consigliere di municipio Enrico Turato - comunque devono ambire ad avere gli stessi standard di qualità di vita dell'edilizia privata».

Anche l'onorevole Marco Osnato aggiunge che «nell'ottica di uno stimolo maggiore alla lotta alle occupazioni abusive, Aler e Prefettura si accordino per aumentare la presenza delle forze dell'ordine in occasione di sgomberi, programmati o in flagranza, in cambio di una riassegnazione più repentina magari proprio alle stesse forze dell'ordine!».

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