Cronaca locale

Allarme furti negli ospedali spariti macchinari e farmaci

Ventisei episodi dal 2018 a oggi per 660mila euro Beccalossi: «Giro di vite sulla sicurezza nei reparti»

Allarme furti negli ospedali spariti macchinari e farmaci

Un defibrillatore automatico e un pc usato come stazione di refertazione spariti da Niguarda, due saturimetri, un polsossimetro, una valigetta contenente il kit movement, un videocistoscopio, una chiavetta usb con la licenza del lettore holter dal Fatebenefratelli Sacco, tre defibrillatori e un elettrocardiografo spariti dal Pini, un elettrocardiografo e due flussometri dall'Asst Ovest milanese. E la lista continua. Si tratta di 26 furti di apparecchiature diagnostiche tra Milano e Lombardia per un valore di oltre 600mila euro.

In seguito all'allarmante fenomeno dei furti di farmaci e apparecchiature diagnostiche dagli ospedali lombardi, la Direzione Generale dell'Assessorato regionale al Welfare ha portato avanti un'indagine conoscitiva riguardante le Asst e le Fondazioni Irccs finite nel mirino, da cui risulta che complessivamente nel 2018 e nei primi mesi del 2019 sono state sottratte 1400 compresse di Delorazepam da 2 mg per un valore complessivo di circa 48 euro, mentre alla farmacia del presidio ospedaliero di Desenzano sul Garda sono state «smarrite» 5 fiale di morfina. Molto più consistenti invece i furti di apparecchiature diagnostiche, 26 episodi, per un controvalore di oltre 660mila euro. «È evidente che vengono effettuati su commissione, alla faccia di telecamere e sistemi di sicurezza - osserva il presidente del gruppo Misto Viviana Beccalossi, che ha presentato ieri un'interpellanza con risposta in aula -. Per questo serve rafforzare la collaborazione con le forze dell'ordine per prevenire eventi inaccettabili».

Nel corso del dibattito sull'interpellanza, è emerso che nel 2019 i furti di apparecchiature diagnostiche hanno riguardato ben 12 Asst nella Regione. I danni maggiori sono stati registrati presso l'Asst Franciacorta (200mila euro), l'Asst Pavia (200mila euro), l'Asst Sette Laghi (150mila euro), l'Asst Fatebenefratelli-Sacco (27.500 euro), l'Asst Valle Olona (22mila euro).

«Regione Lombardia conclude Viviana Beccalossi - come ha confermato nella sua risposta l'assessore Gallera, si attiva sempre con rapidità per assicurare la continuità del servizio. Serve però un giro di vite per evitare furti di attrezzature che evidentemente non possono essere rivendute al primo che passa e che quindi alimentano un circuito clandestino che danneggia i cittadini lombardi».

Non solo, il 20 ottobre dall'ospedale di Chiari «è stato rubato un apparecchio per endoscopia del valore di 200mila euro - sembra che i ladri si siano introdotti nel reparto di radiologia dell'ospedale del tutto indisturbati, per effettuare un furto su commissione, vista la particolarità delle attrezzature mediche sottratte» si legge nel testo dell'interpellanza presentata da Beccalossi. Sempre nel bresciano, questa volta a Montichiari tra giugno e luglio sono stati sottratti medicinali per il controvalore di 300mila euro.

«Che il traffico di medicinali oncologici e di sostanze usate come dopanti sia al centro di una rete di criminalità organizzata è stato appurato dall'indagine Dawaa della procura di Cremona», per quanto riguarda invece i furti di apparecchiature secondo quanto riferito dall'assessore Gallera è in corso un'indagine.

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